Avezzano. “I vostri figli qui non possono più stare, veniteli a riprendere”. Questo il contenuto della telefonata che hanno ricevuto i genitori di nove ragazzi del centro San Domenico nei giorni scorsi. In base a quanto deciso dopo una perizia dei medici della Asl i pazienti non sono idonei al tipo di riabilitazione che si fa nella struttura e per questo non possono più frequentare il centro.
Una doccia gelata per le famiglie che ora non sanno come poter andare avanti. E’ passato più di un anno e mezzo da quando è
arrivata la prima comunicazione della Asl che avvisava le famiglie dei 25 ragazzi che all’epoca frequentavano la struttura di
Avezzano dell’immenente chiusura del centro per la riconversione imposta dallo Stato. Tra un rinvio e l’altro sono passati mesi e
mesi e le mamme dei ragazzi hanno continuato le loro battaglie per far valere i diritti dei loro figli. Qualche giorno fa, poi, una commissione di medici ha esaminato di nuovo i ragazzi ed è stato stabilito che nove non erano idonei a frequentare il centro. “Sapevamo che c’era stato un altro Uvm (organismo operativo chiamato dalla normativa di piani?cazione socio-sanitaria) e che i nostri figli non erano stati ritenuti idonei per la struttura”, ha raccontato Marina De Gasperis, madre di Umberto Di Sabatino, storico tifoso dell’Avezzano calcio, “ma nessuno ci aveva avvisato che non dovevano più andare al centro. Improvvisamente mi è arrivata una chiamata da parte di alcuni operatori che mi avvisavano di dover andare a riprendere Umberto al centro perchè la Asl aveva stabilito che non poteva stare più lì”. Marina, che da mesi combatte con le altre mamme, ora è disperata. “Non sappiamo più cosa fare”, ha continuato, “i nostri figli hanno bisogno di frequentare il centro, come si può fare una cosa del genere dall’oggi al domani?”.