Avezzano. E’ stata fissata su richiesta del pubblico ministero Vincenzo Barbieri l’udienza preliminare per il delitto Erradi che vede indagati per il reato di omicidio volontario, rapina aggravata, detenzione illecita di oggetti atti ad offendere e minaccia tre giovani, Angelo Ferreri , 33 anni, Antonello Ferreri , 31 anni, e Angelo Rodorigo, 30 anni, tutti di Avezzano.
La vicenda trae origine la notte tra il 3 ed il 4 dicembre 2013 quando i due fratelli Ferreri ed il Rodorigo decidono di uscire insieme: a metà serata, contattano telefonicamente un loro conoscente di nazionalità marocchina, Said Erradi, che avrebbe potuto fornire loro della presunta sostanza stupefacente.
I tre decidono di incontrarlo e di prendere la sostanza stupefacente secondo la versione della pubblica accusa, senza pagarla, agendo tra l’altro con l’ausilio di un bastone ferrato, utilizzato appunto per minacciare il Said.
A questo punto il ragazzo marocchino, resosi conto della situazione in atto nei suoi confronti, decide di darsi alla fuga, ma i tre amici, muniti di automobile, cominciano a seguirlo: uno dei due fratelli Ferreri, Antonello, scende, mentre gli altri due continuano l’inseguimento a bordo dell’auto.
Dopo repentini cambi di direzione e fughe attraverso vicoli, per il Said non c’è più niente da fare: si ritrova inbestito davanto a un cancello dall’auto dei tre amici, i quali, dopo il decesso del Said, decidono, sempre secondo la versione dell’accusa, fortemente contesta dalla difesa, di impossessarsi del suo portafogli, che invero conteneva solamente la carta d’identità e la patente di guida di quest’ultimo.
Adesso i tre sono accusati di omicidio premeditato, detenzione di armi, minaccia e rapina, con le aggravanti di aver agito con crudeltà sulla vittima, per motivi abietti, e di aver agito in orario notturno ed in luoghi piuttosto isolati, circostanze che tendono ad impedire la pubblica o privata difesa.
Al momento i tre, dopo lunga detenzione carceraria ed agli arresti domiciliari ed arresti domiciliari lavorativi anche lavorativi, non sono sottoposti ad alcuna misura cautelare per decorrenza dei termini.
Nel prossimo autunno e più precisamente in data 20 ottobre 2015 è stata fissata l’udienza preliminare davanti il Gip del Tribunale Penale di Avezzano Maria Proia, dove gli indagati dovranno scegliere il rito da dover seguire o giocarsi addirittura la possibilità di venire prosciolti, circostanza questa alquanto remota.
La difesa dei tre giovani sarà rappresentata dagli avvocati Roberto Verdecchia, Stefano Guanciale e Antonio Milo, tutti del Foro di Avezzano.