Celano. Ha presentato le dimissioni a seguito della sconfitta elettorale che ha segnato il definito crollo del Partito democratico a Celano. Il segretario, Antonello Di Stefano, ha deciso di lasciare il partito dopo un lungo periodo di guida che ha raccolto nelle ultime due tornate elettorale sempre sconfitte. Stavolta, però, e forse questo ha fatto scattare la decisione (più un obbligo che una scelta), il risultato delle comunali è stato molto deludente. Forse una campagna di comunicazione sbagliata, forse un candidato, Evelina Torrelli, che non è riuscita a raccogliere consenso tra la popolazione e tra gli iscritti, forse altri motivi. Fatto sta che la decisione è diventata ufficiale. La richiesta di Di Stefano è stata presentata al segretario Provinciale Mario Mazzetti.
La coalizione di centrosinistra è riuscita, in cinque anni, a perdere circa la metà dei consensi, passando da un 43,20% del 2010, quando il capolista Carlo Cantelmi fu costretto a vedersela con un centrodestra guidato dall’ex sindaco Filippo Piccone, unito e forte anche sull’onda del grande consenso nazionale di Berlusconi, a un 22,07 di questa tornata elettorale. Una vera e propria débâcle su cui il partito potrà riflettere nei prossimi anni e capire che cosa non abbia funzionato. La spaccature in tre gruppi, di cui due imponenti e capaci di raccogliere grande consenso (Settimio Santilli 2.324 voti, per un 33,83% e Antonio Del Corvo 1.878 voti con il 27,34%) era un’occasione ghiotta per il centrosinistra e per il Partito democratico che invece è riuscito a raccogliere solo le briciole, con appena 1.516 voti. Neanche la terza lista di orientamento di centrodestra, quella di Elio Morgante (473 voti per il 6,88%) è riuscita a favorire la Torrelli. Ora non c’è altro da fare che ricostruire il Pd sulle macerie dell’attuale partito. (p.g.)