Avezzano. Un milione di euro per il completamento dei parcheggi interrati sotto il nuovo municipio. E’ quanto stabilito in una delibera di giunta che potrebbe portare all’apertura dell’opera iniziata nel 2004 con il progetto “Contratto di Quartiere II” per una spesa presunta di 4 milioni e mezzo, poi lievitata con il passare degli anni. Le vicissitudini per il nuovo municipio della città sembra non finiscano mai. Ora la nuova manovra economica, per un finanziamento di 912mila euro, di cui 800mila contributo concesso dalla Regione Abruzzo e 112mila grazie al cofinanziamento del soggetto attuatore, eviterà, secondo la giunta guidata dal sindaco Gianni Di Pangrazio (assente alla votazione insieme all’assessore Roberto Verdecchia) che i finanziamenti vengano revocati. Gli interventi riguardanti il parcheggio interrato erano a buon punto e per buona parte era avvenuto anche il collaudo. Per essere aperto però, servono gli impianti antincendio e di illuminazione che non erano stati previsti nel progetto approvato a suo tempo. Nel progetto è stata inserita anche la realizzazione della pavimentazione della piazza che si trova sui parcheggi. Allo stesso tempo, però, il completamento del parcheggio sotterraneo, la sistemazione della piazza e quella esterna che dà l’ingresso al nuovo municipio, ha portato a stralciare la realizzazione della nuova strada di collegamento “est-ovest” adiacente alla nuovo municipio perché è stata ritenuta “non necessaria”. Tutti questi cambiamenti hanno richiesto una nuova perizia di variante proposta dal soggetto attuatore, la società Irim srl, sulla base delle indicazioni fornite dall’amministrazione comunale. La perizia è stata redatta proprio in questi giorni dall’architetto, direttore dei lavori, Alberto Bisciardi. Ora dovrà essere approvata dalla Regione. “Ancora una volta”, ha affermato il sindaco Di Pangrazio, “abbiamo dovuto sopperire alle carenze del progetto iniziale in modo da riuscire a portare a conclusione questa opera pubblica evitando di perdere i fondi assegnati e impedendo che diventasse una cattedrale nel deserto”.