Celano. L’onorevole Filippo Piccone rompe il silenzio e parla in esclusiva a MarsicaLive della situazione politica di Celano e del futuro della sua città. Da ottobre, quando i franchi tiratori lo fecero cadere, sono successe molte cose. Alcuni assetti politici sono cambiati, delle situazioni sono mutate, ma niente ancora è stato definito in vista delle elezioni amministrative del 31 maggio e primo giugno.
Onorevole Piccone come giudica la situazione attuale del centrodestra a Celano?
In ebollizione come tutto il resto del Paese.
Il “divorzio” politico tra lei e Antonio Del Corvo quanto influirà sulla composizione delle liste? È possibile pensare a un ricongiungimento delle coalizioni? E in che termini?
Allo stato non sta in agenda questa riunione delle liste. Stiamo andando avanti con il nostro percorso cercando di condividere programma lista e candidato a sindaco. E’ chiaro che cercherò fino alla fine di riunire tutto il centrodestro in modo che la compagine di Del Corvo possa tornare con noi. Una sintesi per poter dare alla città un centrodestra unitario. La politica mi ha insegnato che è meglio dire mai dire mai. Anche se ora gli spiragli non sono tanti.
Per la carica di sindaco si era parlato prima di Benito Marcanio, poi di Del Corvo, poi di Filippo Santilli, ma per ora sembrano stati da lei tutti bocciati. Ma che volto e che carattere dovrà avere il successore di Piccone?
Io non ho bocciato nessuno, soprattutto si tratta di tre che sono a me vicine e di cui ho una grande stima. Loro hanno dato la disponibilità a ritirare le candidature se si fosse trovato un accordo con un nome diverso. Allo stato non ho ufficialmente ritirato nulla. Loro hanno dimostrato la saggezza di chi sa mettersi in gioco ed è disponibile a fare un passo indietro.
C’è la corsa in queste ore da parte dei vertici e da esponenti locali di Forza Italia a dare il benvenuto a Del Corvo. Non vede questa tendenza come un tentativo di aggregazione antipicconiana?
A me sembrano mosse ascrivibili a una tattica politica che avrebbe il fiato corto. Certo c’è un movimento antipicconiano. Ciò non mi fa piacere ma significa che manteniamo la centralità. Del Corvo agisce in modo tale da manter una raggio di azione sempre più ampio ma ci sono ancora più fibrillazioni. Ma con i cerotti le malattie non si curano, serve sempre l’antibiotico. E lì nasce il problema, a Celano come altrove.
Il Nuovo centrodestra che ruolo avrà nella Marsica e nella Regione nel futuro prossimo?
Il ruolo di Ncd non potrà che essere di ricostruzione del centrodestra partendo dai valori che hanno caratterizzato da sempre il centrodestra caratterizzato da un insieme di persone moderate e liberali. Cercheremo di essere altenativi al centrosinitra e cercheremo di dare voce al paese.
Forza Italia è frammentata a Celano come nel resto della Regione, da ex coordinatore come giudica l’operato del suo successore, quali suggerimenti si sente di dargli o quali proposte?
Io di suggerimenti non richiesti non ne do. Mi sembra che la partita sia sostanzialmente difficile e non credo che sia ascrivibile a una persona o a un coordinatore. Credo che per ora non trova uno sbocco perché spaccata in più parte.
A chi continua a sostenere che lei resta in silenzio mentre tutta la città si muove con tanta fibrillazione cosa si sente di dire?
Per uno loquace come me sentirsi definire muto è divertente e singolare. In realtà stiamo lavorando e ci dedichiamo alla costruzione di un programma e la città non deve essere stigmatizzata perché mi sembra che si stanno accapigliando cercando accordi improbabili e immaginando possibili grandi coalizioni contro di noi. Mi viene in mente la barzelletta dei figli a tavola a cui il padre annuncia l’acquisto di un’auto. Ma loro iniziano a litigare per chi dovrà sedersi davanti alla nuova macchina, che però non è stata ancora acquistata.