Avezzano. Si è messo davanti alla figlia piccola per proteggerla dal cane, ma è stato azzanato a un braccio finendo in ospedale a causa delle ferite riportate. Ora il proprietario dell’esemplare è stato rinviato a giudizio con l’accusa di imprudenza, negligenza e imperizia nel custodire il proprio cane. Nei guai è finito P.D.C, 54 anni, originario di San Vincenzo Valle Roveto e residente ad Avezzano. I fatti risalgono al 2011 quando il giovane papà, F.R., che all’epoca aveva 33 anni, mentre passeggiava sotto casa in compagnia della moglie e della figlia di cinque mesi, si è trovato davanti il cane. L’animale, che sembra fosse da solo e senza museruola, si è scagliato contro il passeggino. Il giovane si è messo davanti alla bambina ma il cane si è alzato su due zampe e lo ha azzannato al braccio destro. A soccorrere l’uomo, oltre alla moglie che ha assistito all’accaduto, anche alcuni residenti della palazzina e altre persone del quartiere che hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118. Dopo le prime cure in ospedale il giovane è stato dimesso con una prognosi di 12 giorni. Dagli accertamenti della Asl è emerso che il cane era già stato dichiarato “impegnativo” che quindi, secondo una ordinanza del 2009, richiede obbligatoriamente la stipula da parte del proprietario di un’assicurazione di responsabilità civile e di applicare guinzaglio e museruola quando ci si trova in aree pubbliche. Dopo le indagini dei carabinieri della compagnia di Avezzano, il proprietario è stato rinviato a giudizio e dovrà rispondere delle lesioni causate dal suo cane. La prima udienza si terrà il 29 aprile. Il giovane è assistito dall’avvocato Pierluigi D’Amore.