L’Aquila. ‘Un progetto straordinario, unico in Italia. Tra qualche mese, quando tutte le opere saranno terminate, il patrimonio edilizio scolastico dell’Abruzzo sara’ il piu’ sicuro. Questo stanziamento di 221 milioni di euro, a testimonianza della vicinanza e dell’attenzione del Governo nazionale, rappresenta il 22,6 per cento di tutte le risorse disponibili per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico dell’intero Paese”. Cosi’ ha esordito il Commissario delegato per la Ricostruzione, e presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, illustrando il progetto ”Scuole d’Abruzzo. Il futuro in sicurezza”, terzo Piano di interventi per la riparazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici della regione Abruzzo, previsto nel decreto commissariale n.61. 196 milioni di euro stanziati dal Cipe per la messa in sicurezza delle scuole abruzzesi; 25 milioni di euro di cofinanziamento richiesto agli enti proprietari con maggiori capacita’ finanziarie; 213 interventi di ripristino degli edifici scolastici pubblici della regione; 102 Comuni coinvolti in qualita’ di soggetti attuatori degli interventi sul territorio regionale Questi, in sintesi, i numeri del Piano che consiste, come ha spiegato Antonio Morgante, responsabile della segreteria del Commissario delegato, nel ”mettere in sicurezza le scuole frequentate da bambini di tutte le fasce di eta’ scolare, dall’asilo nido, alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria, alla secondaria di primo grado e secondo grado”. I soggetti che attueranno il Piano saranno i Sindaci dei Comuni e i Presidenti delle Province proprietari degli immobili. I Comuni della provincia dell’Aquila sono autorizzati immediatamente ad avviare i procedimenti per la esecuzione delle opere, mentre i restanti Comuni e le Province verranno autorizzati entro l’anno, dopo l’accredito dei fondi gia’ stanziati. Per i Comuni con popolazione superiore a 20 mila abitanti (con esclusione del Comune e della Provincia dell’Aquila) e per le Province e’ prevista una quota di cofinanziamento a loro carico pari al 30 per cento del contributo richiesto.