Avezzano. “Mai avuto minacce né rilevato segnali di allarme”. E’ quanto afferma Fabio Roncadin, direttore dell’area tecnico-logistica di Bofrost Italia, all’indomani dell’attentato incendiario avvenuto la scorsa notte alla filiale Bofrost, azienda di surgelati, e che ha danneggiato il capannone di via Cavour, nel nucleo industriale e distrutto cinque mezzi, mettendo infine a soqquadro anche gli uffici dello stabilimento, probabilmente per inscenare un furto, ma senza portare via nulla. Dall’azienda sottolineano di non aver mai subito minacce né rilevato tentativi di attentati e sabotaggi in passato, ma gli investigatori non trascurano nessuna traccia neanche l’ipotesi che si sia trattato di un atto intimidatorio. «La sede era vuota al momento dell’incendio», ha sottolineato Fabio Roncadin, direttore dell’area tecnico-logistica di Bofrost Italia, «e la cosa più importante per noi è che non ci sono stati feriti e che nessuna persona è rimasta coinvolta. Sulle cause dell’incendio sono ancora in corso accertamenti», ha sottolineato Rocandin, «ma Bofrost non ha mai avuto motivo di temere atti del genere perché non abbiamo mai avuto minacce né rilevato segnali di allarme. Abbiamo fiducia nel lavoro degli inquirenti e siamo in attesa dell’esito delle indagini». La Bofrost è la più importante azienda italiana della vendita diretta a domicilio di surgelati e conta oltre 2.000 dipendenti e 300 collaboratori incaricati alla vendita.