Maria una commerciante e Giuseppe un pastore incominciarono a camminare: ad un certo punto Maria si fermò perché doveva partorire.
Andarono nel posto più vicino: una casetta di legno. Dentro c’erano tanti attrezzi da lavoro; a sinistra c’era una scala altissima che dava su un lucernario posto sul tetto.
Fuori dalla casetta c’era un trattore tutto verde; la baracca vista da fuori aveva un aspetto un po’ trascurato, c’era solamente una piccola luce che illuminava un po’ l’ambiente circostante.
Era nato! Uno splendido e speciale bambino diverso dagli altri perché dal suo sguardo già si capiva che aveva un cuore d’oro. Maria, felice, prese una copertina e lo avvolse al calduccio sul suo petto e mentre lo accudiva, Giuseppe andò a spargere la notizia a tutti.
Il giorno dopo tanata gente si precipitò a casa di Maria e Giuseppe. Si avvicino un pastore e gli disse: “Caro Gesù, io ti ho portato solo una sciarpa di lana perché con tutta questa crisi non si può più vivere ed ho speso tutti i miei risparmi per salvare mio figlio dalla droga”.
Un falegname mise la mano sulla testa del piccolo Gesù e gli parlò: “Gesù, io ti ho portato solo una sedia di legno, ma non posso più continuare così perché sto invecchiando e non riesco più a lavorare! Ti prego aiutami tu!”.
Dopo che il falegname ebbe pronunciato queste parole, Gesù fece un grande sorriso come se avesse capito ciò che gli era stato chiesto.
E così se ne andarono tutti dalla casa di Maria e Giuseppe con la speranza nel cuore, pensando che finalmente Gesù avrebbe esaudito i loro desideri.
Giulia Conti, classe V A, scuola Vivenza Giovanni XXIII di Avezzano