Nella Vallelonga, tra due fantastici paesi, Collelongo e Villavallelonga, c’è una valle dove si trova il Lago di Amplero. Se Gesù fosse nato trentasei anni fa, in questo luogo e in una notte stellata, non avrebbe visto il Lago perché non c’era, ma un grande prato circondato da bellissime montagne. Crescendo, avrebbe trovato, lì vicino, un sito archeologico importantissimo, ma poco curato.
In quel periodo, Collelongo e Villavallelonga erano paesi poco abitati e la maggior parte delle persone erano anziani. Gesù avrebbe ascoltato la gente che parlava spesso del lavoro che non c’era, delle fabbriche che chiudevano, dell’aumento delle tasse, della crisi e del posto fisso che non esisteva più. Avrebbe, inoltre, conosciuto i giovani dei due paesi e scoperto che essi amavano la loro terra: le montagne, i prati, le fontane, l’aria pura, l’orso bruno marsicano, la volpe, il cinghiale, la lepre ,il lupo appenninico, l’aquila… Oggi, per fortuna, nel 2050, questi problemi non esistono più perché il Lago di Amplero ha dato lavoro a tanta gente del posto, il turismo va a gonfie vele, il sito archeologico è diventato famoso, nelle montagne ci sono più animali e i paesi si sono ripopolati. Tutto ciò grazie ai giovani di allora che non hanno abbandonato la loro terra e insieme hanno affrontato le difficoltà; l’Unione fa la forza. Grazie, anche, al Parco nazionale D’Abruzzo che si è esteso fino ad Amplero ed ha permesso così la realizzazione del Lago. Ora Gesù guarda meravigliato e soddisfatto il risultato del lavoro dell’uomo.
È’ proprio vero che non bisogna mai perdere la speranza di un futuro migliore e mai smettere di sognare.
Scuola Villavallelonga, classe III E: Francesco Cesta, Amina Jabbari, Francesco Negri; classe IV E: Lorenzo Brando, Mario Coccia, Federico Ferrari, Sebastiano Lippa, Giuseppe Mastrella, Alessandra Ricci, Romolo Ricci, Alessia Scafuro.