Avezzano. Non vogliono arrendersi, non vogliono vedere quel cancello chiudersi alle loro spalle e soprattutto non vogliono dover rinunciare al loro lavoro per il quale hanno lottato tanto. I dipendenti della Cartiera Burgo, fiore all’occhiello del nucleo industriale della città che da qualche settimana ha annunciato la chiusura, non ci stanno a dover dire addio al loro lavoro e per questo hanno allestito un presidio davanti all’azienda e sono pronti a continuare a oltranza a manifestare fino a quando non verranno ascoltati. Ieri mattina in visita al sit-in si è recato anche l’assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo Giovanni Lolli. Il vice presidente, che fin dal primo giorno in cui si è iniziato a parlare di questo ennesimo dramma per il mondo del lavoro marsicano, si è mobilitato per fare in modo che venisse nuovamente fissato l’incontro al ministero per lo Sviluppo economico. Il summit, infatti, doveva tenersi come stabilito al termine del precedente appuntamento l’altro ieri ma poi è saltato. Lolli, davanti a un centinaio di dipendenti che affollano il presidio e alle parti sociali e alle Rsu, ha contattato telefonicamente i vertici del Mise assicurandosi una data. Martedì alle 15 i delegati dell’azienda, i rappresentanti istituzionali e le parti sociali si troveranno di nuovo in via Molise. L’obiettivo è quello di trovare una strada comune che possa da un lato permettere all’azienda di non chiudere i battenti e dall’altro di mantenere il livello occupazionale invariato. Lolli ha assicurato ai dipendenti che continuerà a seguire da vicino la vertenza Burgo tranquillizzando i lavoratori che farà del tutto per evitare che i cancelli di questa storica fabbrica vengano chiusi.