Castellafiume. I lupi tornano a far paura nel territorio dei Simbruini e nella Marsica. Diversi assalti sono stati segnalati nella zona della Valle di Nerfa e sono stati presi di mira sei puledri, una decina di bovini e altrettanti ovini. Il nuovo grido di allarme arriva da alcuni allevatori di Castellafiume dove la notte scorsa i predatori hanno attaccato un altro allevamento, ferendo gravemente numerose pecore, mentre altre sono scomparse dalla recinzione. Gli allevatori chiedono l’aiuto delle autorità e spiegano come l’accesso ai risarcimenti spesso sia impossibile. I predatori per eccellenza scendono a valle sempre più frequentemente e negli ultimi tempi sembrano scatenati. Da un lato c’è il problema dell’estinzione di una specie che il mondo ci invidia, dall’altra però ci sono le esigenze di tanti allevatori che lavorano mesi e mesi per il loro bestiame e alla fine, a causa di un assalto, si ritrovano con un pugno di mosche. Negli ultimi tempi i branchi di lupi hanno ferito e ucciso una ventina di esemplari nel giro di pochi giorni e di fronte all’ipotesi di risarcimenti gli allevatori della zona si dicono scettici. “Molto spesso”, spiegano, “non ritroviamo mai le carcasse dei bovini che pascolano in alta montagna, altre volte troviamo i resti in decomposizione mesi dopo l’aggressione”. “E’ necessario che le istituzioni prendano atto di questa situazione”, ha sottolineato il consigliere comunale di Castellafiume, Quirino Ricci, “perché in una situazione di difficoltà come l’attuale legata ai problemi di mercato, le stragi causate dalla fauna selvatica diventano assolutamente insostenibili per tutto il settore”.