Avezzano. Con2 moderni macchinari, destinati alla Radiologia dell’ospedale di Avezzano, la diagnostica per immagini compie un salto di qualità mentre il fiore all’occhiello del servizio dell’ospedale di Avezzano, cioè Radiologia interventistica (metà dei pazienti da altre Regioni e Asl) rafforza la propria posizione di preminenza tra le strutture pubbliche di eccellenza. La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, grazie ai fondi stanziati dalla Fondazione Carispaq (230.000 euro), ha acquistato un nuovo mammografo digitale e un ecografo di ultimissima generazione che, trascorsi i rituali tempi tecnici, saranno consegnati alla Asl a giugno. I due moderni macchinari – dopo i collaudi – saranno installati e quindi utilizzati dal servizio Radiologia dell’ospedale di Avezzano. Un investimento, frutto della generosità della Fondazione Carispaq, che potenzierà ulteriormente l’attività di prevenzione, soprattutto per malattie come i tumori alla mammella. Con i moderni macchinari vi saranno diagnosi di grande qualità (in termini di nitidezza e risoluzione dell’immagine) e un impiego più razionale di risorse umane e strumentali. All’interno di Radiologia, la branca di alta specializzazione dell’Interventistica (svolta in sinergia con altre discipline, in particolare la chirurgia vascolare) rappresenta un connubio tra tecnologia e abilità medica che, all’ospedale di Avezzano, crea un flusso di 1.300 pazienti l’anno, metà da altre Asl e regioni. Radiologia interventistica, diretta dal dr. Giovanni Passalacqua, ripara arterie danneggiate (restringimenti o dilatazioni) sostituendosi, quando è possibile, all’intervento chirurgico. Benefici? Per l’utente, interventi mini invasivi, meno stress e recuperi più rapidi; la Asl, da parte sua, introita ricavi grazie ai ricoveri di pazienti fuori Provincia e, al tempo stesso, riduce le spese di ricovero ordinario. Con la Radiologia interventistica (che si occupa delle arterie diverse da quelle del cuore), si effettuano trattamenti sul paziente che variano dai 30 minuti a 2 ore, con manovre (mininvasive) per dilatare i vasi (angioplastica) o per restringerli in caso di aneurisma. Nel giro di 12-72 ore il paziente, ricoverato in day hospital, viene dimesso. Il successo del trattamento è dovuto in ampia misura all’abilità del medico e alla sua capacità manuale di eseguire, con vari strumenti, delicate operazioni all’interno dei vasi. Questa branca della radiologia medica, quando vi sono i presupposti, costituisce un’alternativa all’operazione chirurgica che ovviamente è invasiva, richiede ricoveri più lunghi, alti costi sanitari e tempi di recupero meno rapidi. Dei complessivi 1.300 pazienti che affluiscono l’anno al presidio marsicano ben 650, residenti in altre Asl e Regioni (soprattutto Lazio e Molise) – pur avendo strutture analoghe nella località in cui vivono – preferiscono spostarsi e raggiungere l’ospedale di Avezzano per farsi curare. La ragione è la fiducia e l’affidabilità che i medici si sono guadagnati negli anni. Il servizio estende il campo di azione alle malattie oncologiche, del fegato e rene alle rotture di arterie provocate da traumi o altri eventi.