Avezzano. Le luci di 309 fiammelle hanno illuminato la Cattedrale dei Marsi in occasione del concerto di Pasqua dell’orchestra Giovanile della Diocesi dei Marsi e dei Cori Polifonici per le vittime del sisma, a cinque anni dalla notte della violenta scossa delle 3.32. La direzione del concerto è stata affidata al Maestro Marco Frisina autore e compositore di tante musiche sacre e liturgiche il quale a inizio concerto ha detto: “Usiamo la musica per vedere con il cuore e non solo con gli occhi la realtà, e per percepire le parole della liturgia che diventano parte di noi nel nostro cuore. Ci prepariamo alla Pasqua cantando”. “Ringraziamo il Signore”, ha affermato il vescovo dei Marsi Pietro Santoro rivolgendosi a monsignor Frisina per i doni che ti ha dato e ogni dono è diventato arricchimento per tutti, per la liturgia, per i fedeli. Essere operatori della liturgia significa immettere il seme della vita. La Pasqua diventa una realtà che tocca la nostra vita affinché diventi un canto di resurrezione”. Santoro ha concluso con gli auguri di “una settimana santa carica di fede affinché Cristo diventi la bussola che orienti il senso della nostra fede”. Momento particolarmente toccante della serata è stato quello del ricordo, a cinque anni dal terremoto che ha messo in ginocchio L’aquila e traumatizzato l’intera regione, con la commemorazione delle vittime del sisma nell’accensione delle candele per non spegnere il ricordo di chi non c’è più e per tenere viva la fiamma che alimenta forza e coraggio per andare avanti. Tra i presenti Massimiliano De Foglio, direttore dell’orchestra diocesana, Emanuela Marulli, solista, i maestri dei cori riuniti della Marsica Bruno Stati, Monica Tortora, Marco di Girolamo, Anna Tranquilla Neri e Gianni Campomizzi del coro di voci bianche. In tantissimi hanno gremito la cattedrale di San Bartolomeo e hanno applaudito il maestro Frisina, le voci e gli strumenti che hanno lanciato messaggi di fede e di speranza con gli auguri di una risurrezione che sia, come ha detto oggi Papa Francesco, rivolgendo la sua preghiera agli aquilani, di rinascita spirituale per dar forza alla ricostruzione materiale.