Avezzano. Interrogato per rogatoria, Vincenzo Berardino Angeloni, ex presidente dell’Avezzano e della Valle del Giovenco, arrestato con un ordine di custodia cautelare dalla guardia di finanza di Napoli insieme ad altre tre persone nell’ambito del sistema di tracciabilità dei rifiuti chiamato Sistri, ha chiesto di essere ascoltato dal gip competente di Napoli. Difeso dall’avvocato Antonio Milo, è stato ascoltato dal giudice per le indagini preliminari di Roma, Flavia Costantini, delegato dal gip di Napoli. Ha contestato tutte le accuse e si è dichiarato innocente. Secondo l’accusa, attraverso un sistema di false fatturazioni tra la Selex Service Management e diverse società affidatarie “compiacenti”, erano stati costituiti cospicui fondi neri destinati al pagamento di tangenti destinate ai vertici del gruppo industriale. I soldi a quanto pare venivano portati anche nei borsone della squadra di calcio marsicana. Gli altri destinatari sono Lorenzo Borgogni, ex direttore centrale relazioni esterne di Finmeccanica, Stefano Carlini, ex direttore operativo della Selex Service Management (società del Gruppo Finmeccanica), e l’imprenditore romano Luigi Malavisi. Le accuse contestate sono di associazione per delinquere e corruzione. L’inchiesta è coordinata dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Maresca, Giordano e Del Gaudio.