Avezzano. Non convince a pieno l’ipotesi dell’incidente. Il caso dei due marocchini trovati senza vita in un canale per la raccolta delle acque nel Fucino non può essere ancora archiviato come una semplice uscita di strada con l’auto. Una delle vittime aveva presentato una denuncia ai carabinieri affermando di essere stati rapito da una banda di stranieri e poi rilasciato. Per questi motivi è stato nominato dalla procura di Avezzano un super perito che dovrà sciogliere ogni dubbio. Un atto dovuto, anche alla luce del fatto che i due cadaveri erano nel pozzo da molti giorni, forse un mese. Si tratta di Faustino Colarusso, di Chieti, che dovrà ricostruire nel dettaglio l’accaduto. Nel piccolo bacino artificiale, a Strada 17, nel Fucino, territorio del Comune di Cerchio sono stati trovati senza vita Omar El Gazzar, 44 anni, che galleggiava nel pozzo per l’irrigazione, e Mostafa El Chouraq (32), incastrato nell’abitacolo dell’auto affondata, la Ford Ka di sua proprietà. Il primo con dei precedenti penali per spaccio e altri reati, il secondo incensurato. Gazzar sembra fosse preoccupato per quel sequestro che aveva subito e anche per presunti casi di aggressione e liti tra bande che erano avvenute a Pescina e nelle quali sembra fosse coinvolto. Gli accertamenti del perito permetteranno di avere maggiori certezze sulla vicenda.