Avezzano. Dando seguito a precedenti dichiarati impegni il Comitato Territoriale Provincia dei Marsi, ha formalmente inoltrato richiesta al Ministro della Salute, di disporre l’invio di propri Ispettori Ministeriali al fine di prendere atto della inadeguatezza infrastrutturale, funzionale ed operativa del sistema sanitario locale marsicano ed accertare eventuali profili di responsabilità della direzione generale della ASL Avezzano-Sulmona-L’Aquila, circa lo stato di ridotta o mancata operatività di alcuni importanti reparti dell’Ospedale SS. Filippo e Nicola di Avezzano (fra cui in particolare quelli di Neurochirurgia ed Emodinamica), come pure sui drammatici eventi e disservizi che hanno, purtroppo anche recentemente, interessato la medesima struttura ospedaliera. Con la vaga sensazione di essere rimasti inascoltati, si coglie altresì l’occasione per tornare a sollecitare i Sindaci marsicani ad intraprendere efficaci e congiunte iniziative politico-istituzionali volte ad introdurre i necessari criteri correttivi al Piano di Riordino Sanitario regionale che ha praticamente devastato il sistema sanitario marsicano, predisposto dal governatore regionale G. Chiodi (che auspichiamo risulti del tutto estraneo alle accuse di aver utilizzato i soldi dei contribuenti abruzzesi in maniera che preferiamo definire “impropria” per rispetto della privacy, come riportato da recenti notizie di stampa) con il contributo dell’ex sub-commissario G. Baraldi, ed attuato da un sempre più confuso, inefficiente ed imbarazzato direttore generale ASL (Avezzano-Sulmona-L’Aquila) dott. G. Silveri, nei confronti del quale si era già richiesto espressamente al sindaco di Avezzano dott. G. Di Pangrazio (a cui chiederemo se ha avuto modo e tempo di adempiere), di avanzare una mozione di sfiducia nell’ambito del Comitato Ristretto dei Sindaci della stessa ASL. Lo stato di degrado del sistema sanitario locale, i dati di recenti ricerche sulla distribuzione geografica regionale della prevalenza di tumori solidi ed ematologici (con molti centri della Marsica con tassi di incidenza significativamente superiori ai valori medi regionali), scelte disarticolate a livello di amministrazioni locali che stanno determinando una proliferazione incontrollata e potenzialmente molto pericolosa di centrali a biomasse, biogas, e di ogni altro tipo, in tutto il territorio marsicano, impongono di intervenire immediatamente, con forza, su più fronti, ed in maniera coordinata, per ripristinare quel “diritto” alla salute, sancito dall’art. 32 della nostra Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, …” che oggi sembra essere negato ai cittadini marsicani. Per il raggiungimento di tale ultimo obiettivo, il Comitato Territoriale Provincia dei Marsi, intraprenderà e promuoverà, sin dai prossimi giorni, ulteriori iniziative di sensibilizzazione istituzionale e l’attivazione di opportune forme di pianificazione e coordinamento territoriale indispensabili per gestire con efficacia e razionalità, non solo le problematiche a livello sanitario, ma l’intero scenario di criticità in campo economico, sociale ed occupazionale che oggi investono pesantemente la Marsica.