Avezzano. In una sala consiliare gremita di cittadini e rappresentanti istituzionali la città di Avezzano ha dato il via alle cerimonie per il centenario del terremoto del 1915. Dopo la manifestazione di questa mattina sul monte Salviano il primo cittadino, Gianni Di Pangrazio, ha aperto con orgoglio le porte del palazzo di città agli ospiti intervenuti per commemorare questa triste pagina della storia di Avezzano e della Marsica intera. “Oggi per Avezzano”, ha commentato il sottosegretario Giovanni Legnini, “è un’occasione straordinaria”. Sostegno e adesione per le iniziative che verranno intraprese sono arrivate anche dal ministro Gaetano Quaglieriello che non ha potuto fare a meno di aprire una parentesi sull’attuale situazione italiane: “ora è necessario lavorare per avviare il processo di riforma. Solo le riforme consentiranno di ripartire”. Ospite d’onore della mattinata il conterraneo Gianni Letta che ha subito inviato dei messaggi alla popolazione. “Mai questa aula è stata così rappresentativa prima di ora”, ha precisato, “Quagliariello ha dimostrato come le riforme di cui tutti parlano e tutti invocano, riguardano la vita di ognuno di noi. Spero che questo modello di Avezzano possa trovare applicazione in tutta Italia. Non vorrei sciupare una occasione così straordinaria ma non posso fare a meno di ringraziare il sindaco due volte. Mi si affollavano tanti ricordi che mi facevano emozione salendo stamattina sul Salviano, in questa aula, invece, ho fato le prime esperienze da giornalista”. Letta prima di concludere ha fatto un grande appello all’unità: “ora bisogna creare attorno a questo evento un clima di coesione e armonia per ritrovare le ragioni comuni per un impegno per la rinascita”. Nella sala consiliare erano presenti anche tutti della Marsica, i senatori e gli onorevoli dell’Abruzzo, il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, il prefetto Francesco Alecci, gli assessori e i consiglieri regionali e provinciali, le forze dell’ordine, le associazioni e molti cittadini. “Dopo il terribile terremoto del 1915”, ha dichiarato Giovanni Di Pangrazio, “la grande Marsica si è rialzata, la cerimonia di oggi, è un esempio della vitalità di un territorio che si stringe intorno ai suoi morti e alla Città di Avezzano, punto di riferimento di un territorio vasto che trova nella nostra comunità la naturale guida e leadership per il futuro. Oggi è necessario”, ha continuato il primo cittadino, “che tutto il popolo italiano faccia uno scatto d’orgoglio per rialzarsi dalla grave crisi economica e sociale che sta impoverendo il Paese. Un Paese allo sbando dove rappresentanti politici deboli hanno consentito sempre più a burocrati, spesso impreparati, di commettere errori che stanno ridicolizzando l’Italia in Europa. L’Italia ha bisogno di riforme serie e ponderate in grado di garantire la governabilità, di dare il giusto peso agli Enti locali, di ridare slancio alle imprese, speranze ai giovani, certezze ai cittadini, e credibilità ai piani alti della politica attraverso il ritorno alla sovranità popolare vera. Prima che il crescente malessere del Paese produca un terremoto diverso, non meno pericoloso, quello del caos e dell’emarginazione del Paese nel contesto internazionale”.