Sulmona. E’ il titolo della mostra archeologica che si inaugura sabato 7 dicembre alle ore 10,30 a Sulmona nel Palazzo dell’Annunziata. Per la prima volta verranno esposte alcune statue raffiguranti Venere provenienti dai siti archeologici abruzzesi, in particolare dalla Marsica e dall’area peligna. In un arco cronologico che va dal neolitico al I secolo dopo Cristo. La mostra è organizzata dalla Soprintendenza per i beni archeologici dell’Abruzzo in collaborazione con il Comune di Sulmona, Camera di Commercio dell’Aquila, Associazione Fabbricacultura nell’ambito dell’evento “Ars Eros Cibus”(www.fabbricacultura.it) che si svolge nella città peligna dal 6 all’8 dicembre. Da una statuetta in terracotta che rivela i millenni della rappresentazione del corpo e dell’identità femminili, dalla preistoria fino alle figure scultoree di età romana che ritraggono Venere nella nitidezza della sua pelle, il breve percorso a contatto con la bellezza si articola nella sala di Arianna del Museo Archeologico di Sulmona. Il valore aggiunto della notorietà della città di Ovidio come Terra d’Amore trova oggi, con questa mostra dedicata a Venere,dea romana associata alla bellezza,alla fertilità e appunto all’amore, la sua sublimazione. Dalle possenti figure delle Grandi Madri preistoriche alla delicata silhouette di Afrodite di età classica uno stretto vincolo unisce il desiderio alla fecondità, alla rigenerazione, alla bellezza che oltrepassa la morte, reinterpretato fino ai nostri giorni con il biancheggiare illusorio delle statue marmoree. Tra l’immobilità statuaria e il vorticare delle sensazioni si percorre un tragitto antico che lega mito, sogno, arte e bellezza in un’esperienza vitale che svela la metamorfosi delle realtà nella consapevolezza di percepire l’invisibile.
La mostra è aperta fino al 6 gennaio da martedì a domenica: 9-13;15,30-18,30 (lunedì chiuso).
INFO: 0864/210261 email: [email protected] ;www.archeoabruzzo.