L’Aquila. “Se non verrà studiato un nuovo accordo di programma tra Miur e Università dell’ Aquila, nel 2015 l’ ateneo del capoluogo accuserà un calo di studenti che rischierà di essere letale per l’ intera città” così Andrea Fidanza, già responsabile università in segreteria regionale PD Abruzzo, interviene raccogliendo l’ invito del CS aquilano (Consiglio Studentesco) e del CNSU. “La prima mossa ancora una volta è stata dell’ UDU Aq che ha conquistato l’ unanimità nel CS con una proposta seria e articolata su più ambiti: l’ Università dell’ Aquila deve riuscire a mantenere qualità formativa accompagnata ad un alto numero di studenti, la qualità per pochi risulterebbe controproducente per tutti. Tutte le istituzioni dovrebbero oggi intervenire e lavorare per auspicare un graduale reinserimento della tassazione accademica, aumento di residenzialità per arrestare il pendolarismo e soprattutto una più efficace viabilità sui bus pubblici. Immediatamente bisogna costituire un tavolo tra Università dell’ Aquila, Ministero e studenti”