Avezzano. Sistema agricolo del Fucino “messo in ginocchio” dalla Regione che, a due anni dalla cancellazione dell’Arssa, una struttura fondamentale per il comparto agricolo della Marsica, ancora non dà vita ai 2 nuovi servizi previsti dalla legge del lontano 2011”. Carlo Tinarelli, capogruppo del Pd, mette l’irascibile assessore regionale all’agricoltura, Mauro Febbo, sul banco degli accusati: “Febbo, che ignora completamente la storia della Marsica e l’importanza del settore agricolo fucense per l’economia della Regione e l’occupazione, ha fallito miseramente: si dimetta. E’ incredibile, questo signore la cui incapacità politica è sotto gli occhi di tutti, dopo aver assestato una mazzata letale all’agricoltura Marsica nel silenzio assordante di consiglieri e assessori marsicani del Pdl, invece di dare concretezza ai due servizi, che dovevano diventare operativi quattro mesi dopo l’eliminazione dell’Arssa, insulta a destra e a manca chi osa chiedere spiegazioni sulle sue inadempienze”.
Secondo Tinarelli, ci sono stati “ritardi ingiustificati che, oltre a lasciare il settore in balia delle onde, costringono i dipendenti sopravvissuti a “bivaccare” qui e là in attesa della nuova mission, mentre Febbo cerca di sottrarsi alle sue responsabilità Tinarelli, contesta all’assessore regionale anche lo stallo assoluto tra il personale dell’ex Arssa, sempre più demotivato per la ricollocazione virtuale”. “Le nuove attività previste dalla Legge regionale n.29 del 2011”, sottolinea, “sono solo chiacchiere in libertà, poiché il personale sopravvissuto allo smantellamento dell’Agenzia regionale, non è stato ancora assegnato ai nuovi incarichi, semplicemente perché i due servizi sono rimasti sulla carta, mentre Febbo si sta dimostrando maestro nella propaganda, nella disinformazione e nell’insulto gratuito. L’assessore, che in un futuro prossimo potrebbe ricollocarsi come parolaio inconcludente, invece di autoincensarsi e gettare il fardello dei troppi ritardi ingiustificati, frutto della sua assoluta inadeguatezza e incapacità politica, sulle spalle di lavoratori, sindacati e dirigenti, prenda atto del fallimento totale e faccia l’unica cosa dignitosa: chieda scusa ai marsicani e agli abruzzesi e faccia un passo indietro”.
All’ex Arssa al momento ci sarebbe un solo dirigente, mentre i lavoratori stanno svolgendo compiti provvisori in attesa dell’attivazione dei due servizi “fantasma”, in lista d’attesa dal 2011, anno del varo della legge, che dovrebbero avere il compito di gestione e controllo del suolo e del territorio, di tutela e gestione del patrimonio boschivo, della competitività e della green economy. Sul “groppone” di Febbo pesa anche il Crab, gioiello della ricerca marsicano che, insieme agli altri centri della Regione in agonia, attende da tempo la concretizzazione del riordino annunciato: “ma forse anche qui”, ironizza Tinarelli, “per l’assessore regionale all’agricoltura la colpa è solo e soltanto di lavoratori, sindacati, dirigenti, ecc.