Avezzano. Adescava minorenni online e, dopo avere guadagnato la loro fiducia, gli chiedeva di mostrarsi nudi in webcam registrando foto e video. Con quest’accusa gli agenti della Sezione di polizia postale dell’Aquila, a conclusioni di complesse indagini di polizia giudiziaria, dirette dal sostituto procuratore della Repubblica dell’Aquila, Roberta D’Avolio, hanno arrestato un 40enne di Avezzano (L’Aquila) senza un lavoro stabile. I reati contestati vanno dalla divulgazione e condivisione in internet, attraverso programmi di “file sharing”, di file contenenti materiale pedopornografico realizzato mediante lo sfruttamento di minori, alla detenzione di ingente quantitativo di materiale della stessa natura, all’adescamento on line di minori attraverso la creazione di apposite “identita’ digitali”. In particolare gli adescamenti avvenivano con falsi account su sistemi di messaggistica istantanea, facendosi passare a volte per un ragazzo, altre volte per una ragazza, secondo il sesso dell’interlocutore. L’uomo utilizzava la cosiddetta tecnica del ‘grooming’, ovvero instaurava con le vittime un rapporto di amicizia e di confidenza. L’arrestato e’ accusato di aver realizzato una raccolta di oltre 82mila files, tra immagini e video pedopornografici, tutti custoditi in hard disk criptati e protetti da password, alcuni dei quali diffusi in rete. Il quarantenne era solito anche redigere delle note di testo con l’elenco dei minori contattati e da contattare. Le indagini nei confronti dell’uomo, gia’ denunciato nel 2003 per fatti analoghi dalla Polpost di Udine, hanno preso il via alla fine del 2011. La perquisizione eseguita dalla Polizia Postale dell’Aquila nell’abitazione dell’arrestato ha fornito importanti elementi di riscontro alle ipotesi accusatorie, tuttora al vaglio degli inquirenti.