San Benedetto. Sono stati arrestati a diverso titolo per l’aggressione a due marocchini, per aver incendiato una loro auto e per aver investito uno di loro. Si tratta di Dionisio Toracchio, 24 anni, Fabio Sante Mostacci (22), Mario Porreca (18) e, Cristian Iacobacci (19), Nello Del Gizzi (21), tutti residenti in San Benedetto dei Marsi, e il carabiniere di Pescina Alessandro Ferzoco (35). Risulta inoltre coinvolto nella vicenda anche un minorenne, a cui posizione è al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni dell’Aquila. Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Avezzano, a conclusione delle indagini condotte a seguito dell’aggressione perpetrata, a metà agosto scorso, da alcuni giovani nei confronti di due cittadini extracomunitari, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Avezzano Maria, su richiesta del pm Maurizio Maria Cerrato, nei confronti di sei persone di San Benedetto dei Marsi, ritenute responsabili, a vario titolo, dell’aggressione subita da un cittadino extracomunitario e dell’incendio della sua autovettura, tutti episodi verificatisi in quella cittadina. Tra i destinatari figura anche un appartenente all’Arma che vive e svolge servizio in altra regione, dove il provvedimento è stato eseguito. Ad uno degli arrestati è stata inoltre contestata l’aggressione, nei confronti dell’altro cittadino extracomunitario, investito con una autovettura.
I fatti si sono verificati nei giorni immediatamente precedenti al Ferragosto, allorquando, a seguito delle rimostranze di un cittadino extracomunitario per il disturbo arrecatogli nelle ore notturne, da parte di un gruppo di giovani, l’interessato veniva fatto oggetto di aggressione da parte degli italiani che lo percuotevano prendendo a sassate la vettura in uso alla vittima ma di proprietà dell’altro cittadino extracomunitario, anch’esso regolarmente residente in Italia. Entrambi sono difesi dagli avvocati Pasquale e Luca Motta. Mentre il malcapitato, rifugiatosi in casa, contattava il proprietario del veicolo, l’autovettura veniva data alle fiamme. Due giorni dopo, sarà il proprietario della Mercedes bruciata ad essere investito da parte di uno dei sei italiano già coinvolti nell’aggressione.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano e della Stazione di San Benedetto dei Marsi hanno subito contestualizzato con precisione le vicende, tanto che il Procuratore della Repubblica di Avezzano, Cerrato, che ha coordinato le indagini, ha potuto, immediatamente, redigere una articolata richiesta di misura cautelare in regime di “detenzione domiciliare” poi emessa dal Gip con l’accusa di lesioni aggravate in concorso, incendio aggravato in concorso, con l’ulteriore circostanza aggravante di avere agito per motivi razziali.