Celano. In una sala gremita di cittadini di Celano e di altri centri della Marsica si è svolta l’assemblea organizzata dal Comitato “Acqua nostra” fondato da Gianvincenzo Sforza. All’incontro, moderato dall’avvocato Francesco Innocenzi, hanno partecipato l’Assessore regionale alle risorse idriche Angelo Di Paolo, l’Onorevole Filippo Piccone sindaco di Celano, i consiglieri comunali Giuseppe Cleofe e Carlo Cantelmi. L’avvocato Innocenzi ha dato subito letture di una lettera inviata da S.E. il Prefetto Francesco Alecci che ha messo in luce l’importanza delle attività svolte dal Comitato e la necessità che la Regione Abruzzo si doti al più presto di strumenti normativi per fronteggiare problemi che potrebbero insorgere nel servizio idrico regionale a seguito della disastrosa condizione economica in cui versano tutti gli Enti gestionali. Il primo a prendere la parola è stato il portavoce del Comitato Sforza che ha dichiarato che il sodalizio celanese si sta espandendo in tutti i paesi della Marsica dove cresce il dissenso, da parte della popolazione, verso la gestione delle reti idriche affidate al Cam. “Il Comitato- ha sostenuto il portavoce Sforza- ha accantonato temporaneamente la protesta che nei mesi scorsi ha portato la popolazione esasperata a compiere azioni eclatanti e ha avviato un dialogo con le istituzioni le quali sono chiamate a dare una risposta e soluzioni alla vicenda- se la politica non da risposte concrete da Celano e dalla Marsica si solleverà la voce di tutti coloro che sono stanchi di pagare per gli errori commessi da altri”. La parola è passata all’Assessore Di Paolo che ha subito dichiarato il suo apprezzamento, ma anche di quello dell’intero esecutivo, verso le attività svolte dal Comitato di Celano. Di Paolo ha anche detto con chiarezza che la proposta di una legge venuta dallo stesso sodalizio celanese rispecchia la situazione e offre spunti che la Regione terrà ben presenti nella formulazione di una nuova normativa che sarà concordata da tutte le forze politiche regionali. Da Di Paolo è arrivato un chiarimento che pone in luce l’impegno a portare in un Consiglio Regionale straordinario, che verrà convocato a breve, la vicenda relativa alla gestione del Servizio Idrico Integrato delle acque che grazie ad una gestione insana ha prodotto un debito che i più ottimisti stimano in 350mila euro, ma che potrebbe sfiorare i 600mila euro. Per Di Paolo, quindi, si ad una legge regionale che vada a colmare le lacune della norma nazionale che, però, tenga presente il dettato complessivo della legislazione generale ala quale non si può sfuggire. Ovviamente per Celano, ma anche per il riordino del settore idrico regionale, si allungano di un po’ i tempi. Questo annuncio ha deluso un po’ i presenti e il Comitato che avevano puntato su soluzioni più immediate. Molto polemico l’intervento del consigliere Cleofe che aveva sperato che la politica potesse intervenire più celermente, anche se poi ha convenuto che è importante che si arrivi ad una legge condivisa da tutte le forze politiche regionali nell’ottica di un coinvolgimento nazionale. Carlo Cantelmi si è detto fiducioso a che si possa arrivare ad una legge che vada a colmare le lacune della norma nazionale ed ha invitato le istituzioni ad accelerare le richieste arrivate dal Comitato, dalla popolazione celanese e dall’intero consiglio comunale che su questo argomento è unito. Molto seguito l’intervento dell’Onorevole Piccone che ha detto chiaramente che la Regione Abruzzo sta lavorando e lavorerà per dotarsi di una specifica legge che sani la carenza della normativa nazionale e farà di tutto per affrettare la convocazione del Consiglio Regionale straordinario dove tutte le forze politiche dovranno assumersi le proprie responsabilità. L’Onorevole ha ringraziato il Comitato “Acqua nostra” invitandolo a non abbassare la guardia e ad essere da pungolo alle istituzioni che sulle denunce venute proprio dal sodalizio celanese si sono finalmente accorte della situazione che potrebbe portare da un momento all’altro al collasso dell’intero sistema. Il parlamentare Piccone non ha risparmiato critiche alla gestione del Cam e degli altri Enti gestionali che versano in una situazione drammatica che la gente non tollera più. L’onorevole Piccone ha letto anche alcuni passi della proposta di legge in via di stesura da parte della Regione Abruzzo dove si da atto per iscritto in un ampio passaggio dell’attività propositiva del Comitato “Acqua nostra”. L’Assessore Di Paolo ha comunque assicurato ai presenti che l’impegno della regione non verrà meno e farà di tutto per velocizzare l’iter che porterà ad un riordino complessivo, attraverso norme più chiare e calzanti alla situazione, del Sistema Idrico integrato nella Regione Abruzzo. Alla conclusione dell’assemblea ha ripreso la parola il portavoce del Comitato Sforza che ha dichiarato, benché un po’ deluso, la disponibilità del Comitato ad andare avanti e non abbassare la guardia facendo rimanere viva l’attenzione sul problema idrico e sulla necessità di normarlo con leggi più precise e che ristabiliscano i giusti equilibri tra istituzioni dello Stato.