Luco. Esce dal carcere e il giorno dopo gli revocano la licenza del bar. Al centro della vicenda Youssef Bya, marocchino residente a Luco, proprietario del bar “Black out” insieme alla moglie Renata Petra, e finito in cella per un’operazione antidroga. Lui è stato scarcerato ieri, ma oggi è stata data esecuzione ad una ordinanza del Comune di Luco dei Marsi con la quale è stata revocata la licenza del bar. Tale provvedimento, motivato per esigenze di “Pubblica Sicurezza”, è scaturito dalle proposte, nel tempo avanzate in tal senso dai carabinieri della compagnia di Avezzano e segue l’esecuzione, sempre da parte dei militari dell’Arma, di un provvedimento di sequestro e confisca del bar stesso, disposto dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione – di L’Aquila, presieduto da Giuseppe Romano Gargarella sempre sulla scorta degli elementi investigativi raccolti dall’Arma dei Carabinieri. Per tali motivi, il bar che, già dal mese di febbraio non è più funzionante a seguito del provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, con l’atto del Comune di Luco dei Marsi ha definitivamente cessato l’attività. Il provvedimento, così come le sospensioni della licenza nel tempo scaturite, si sono basati su determinati episodi avvenuti nel bar o davanti al locale.