Canistro. Il comune di Canistro convoca un consiglio comunale straordinario per sabato 13 aprile, per discutere sulla crisi occupazionale della Società Santa Croce , a causa della quale molti lavoratori rischiano di andare a casa, e poi lo rimanda a data da destinarsi a causa dell’impossibilità di alcuni rappresentanti istituzionali. ( Si parlava anche dell’ assenza dei rappresentanti della Provincia dell’Aquila; ma molto disponibile invece per il consiglio svoltosi 2 giorni prima c/o il comune di Civitella Roveto). In questo periodo di crisi nera dove in Abruzzo il tasso di disoccupazione è passato da 7,8% (ultimo trimestre del 2011) a 9,5% nell’ultimo trimestre del 2012, non possiamo permettere che problematiche gravi e prioritarie vengano rinviate di volta in volta per la mancanza di volontà di alcuni politici. Questo l’appello del Gruppo di opposizione nel Consiglio Comunale di Canistro, secondo cui i politici dovrebbero essere al servizio della Comunità e fare di tutto per scongiurare il licenziamento di operai padri di famiglia e non usare i cittadini per fini propri. “L’azienda taglierà posti di lavoro fino 2016 periodo nel quale di 120 operai ne rimarranno solo 36. Già da Agosto 10 dipendenti della Santa Croce andranno a casa. Cosa faranno per sostenere le loro famiglie? E’ possibile far passare in cavalleria il destino di più di 80 operai per l’indisponibilità delle istituzioni? Ci sembra l’assurdo”, hanno polemizzato i membri del gruppo di opposizione, “appare chiaro che forse questi rappresentati istituzionali facciano più il gioco dell’azienda che dei lavoratori, forse perchè in ballo ci sono importantissimi contenziosi. Dal 2008 ad oggi la crisi non è stata arginata anzi, dati alla mano, alla Società Santa Croce sono state ridotte le tasse comunali dalla nuova amministrazione comunale di Canistro ,capeggiata dal sindaco Di Paolo e dalla giunta regionale; inoltre sono state ridotte le (da 2 euro a 0,30 cent.) le Royalties sul prelievo dell’acqua. Segnali questi che ci danno il senso di una politica più vicina all’azienda che ai poveri lavoratori. Ormai non ci basta più l’impegno pubblico preso dall’assessore regionale Angelo Di Paolo, al quale sin d’ora abbiamo creduto, seppur con riserva, ma visto gli annunciati licenziamenti a partire da luglio, temiamo per la sorte di tutti i lavoratori della Santa Croce. Come gruppo d’opposizione crediamo fermamente di mantenere la promessa in sede istituzionale e quindi di salvaguardare tutta la forza lavoro”.