Avezzano. Un no sull’accordo scaturito dalla trattativa per la cassa integrazione alla Micron raggiunto a Confindustria due giorni fa, arriva dalla la Uilm. Michele Pliani, segretario Uilm, chiarisce perché il sindacato non ha firmato l’accordo. “Il dissenso”, spiega Paliani, “nasce da considerazioni di merito che riteniamo di primaria importanza.
L’ accordo prevede la gestione proporzionale del calcolo dei ratei (maturazione ferie, par e mensilità aggiuntive) andando quindi ad intaccare in negativo quei Lavoratori che lo avrebbero maturato per intero.
Teniamo a precisare che coloro che sino ad oggi lo hanno maturato per intero sono Lavoratori sottoposti in regime di Cigo, ciò nonostante complessivamente sono il numero maggiore degli addetti. La nostra proposta”, spiega il segretario del sindacato, “proprio per non danneggiare alcun Lavoratore è quella di pagare coloro che li hanno maturati per intero, poiché esso è un diritto individuale, e a coloro che non li hanno maturati per intero pagare i ratei in modo proporzionale alle ore prestate, in modo tale che nessuno avrebbe perso alcunché, bensì gli veniva riconosciuto quello effettivamente maturato. Inoltre”, afferma Paliani, “la nostra non condivisione dell’ accordo nasce dal fatto che l’ intesa produrrà la cosiddetta GUERRA DEI POVERI, in virtù del fatto che sancisce che coloro che sono fuori dai processi di cassa integrazione non devono solidarizzare nulla con alcuno, mentre, la restante maggioranza dei Lavoratori è costretta a solidarizzare in negativo il calcolo economico dei ratei.
Il nostro dissenso all’accordo”, afferma Paliani, “è determinato dal fatto che qui chi paga sono solo i Lavoratori, di fatto l’ Azienda non ci mette nulla per aiutare le Maestranze a superare meglio una crisi aziendale lunga che con questo accordo porta a 39 settimane il ricorso all’ ammortizzatore sociale, sapendo tutti che avremmo un lunghissimo (anni) periodo in cui il ricorso agli strumenti di ammortizzatori sociali sarà massiccio, quindi temiamo di aver creato un precedente. La Uilm”, conclude Michele Paliani, “coerentemente con le posizioni assunte in modo unitario rispetto ai precedenti incontri per le proroghe di cassa, nei quali la stessa Azienda aveva proposto il pagamento dei ratei in modo proporzionale, come fatto anche nell’ ultima riunione del 10 aprile u.s. noi non abbiamo ritenuto opportuno procedere alla sigla dell’ intesa. Il nostro dissenso all’intesa non significa affatto un rimessa in discussione dell’azione unitaria con le altre OO.SS. soprattutto in merito alla gestione dell’ intera vertenza Micron. Tanto è vero che in questo accordo la stessa UILM ha lasciato alle proprie RSU la libertà di condividere o meno la firma per l’ intesa.