Celano. Dopo l’attacco all’assessore Santilli, accusato di scarsa concretezza, l’amministratore si difende e chiarisce il senso del suo intervento a favore del Parco della Rimembranza. “E’ doveroso precisare”, afferma, “che la mia presa di posizione sullo stato di degrado della pavimentazione del Parco della Rimembranza aveva soprattutto il fine di sensibilizzare i miei concittadini ad avere maggiore senso civico e rispetto verso l’area, forse più bella della città, che invece viene fatta oggetto di continui atti di vandalismo dovuti anche al mancato rispetto nelle ore notturne del divieto di transito alle automobili, che sono causa della rottura della pavimentazione. Tutto ciò, però”, continua Santilli, “ha suscitato la solita ira di un consigliere di opposizione che evidentemente avendo la coda di paglia, in quanto all’epoca progettista dell’opera di riqualificazione, non fa altro che evidenziarne le carenze progettuali non ricordandone evidentemente i contenuti, visto che l’attuale Amministrazione nei tre anni ha speso soldi sia per la manutenzione ordinaria che straordinaria, oltre a completare un progetto monco in tante parte infrastrutturali, come illuminazione pubblica, impianti idraulici e opere a verde, oltreché a porre rimedio ai danni sulla pavimentazione con materiale di ripristino non di certo dovuto alle rimanenze dell’epoca. L’attuale amministrazione si è vista costretta per rendere pedonabile un tratto di strada come in tutte le altre città, a ripristinare obbligatoriamente con 2 colonne dell’antica scuola elementare “Santilli” e una semplice catena, il ripristino del divieto di transito.
Non è di costume altresì, dell’amministratore fare troppe chiacchiere”, chiarisce Santilli, “trovandosi nella condizione di aver portato a termine ad appena tre anni dal suo insediamento l’impegno preso con i propri elettori: riqualificazione e realizzazione di aree verdi, pulizia della città e raccolta differenziata porta a porta”. In quanto ai rimborsi, Santilli chiarisce che è inutile sottolineare per l’ennesima volta la pochezza e la inettitudine di alcuni elementi dell’opposizione che per la frustrazione dell’ennesima pesante sconfitta di appena due mesi fa nelle elezioni politiche, per paura di scrivere ciò che sono e di cui campano, per paura di non piacere agli altri, dell’onestà e della disponibilità di un amministratore verso la sua città, tentano di denigrarne la figura in ogni modo, omettendo di dire come al solito la verità, ovvero che rinuncia come gli altri assessori ai 2/3 dello stipendio, ricevendo rimborsi dovuti per legge, in quanto dimorante e lavoratore fuori dalla regione Abruzzo, tranquillamente documentabili e usati come giustificativi della propria assenza dal lavoro nei giorni di presenza in Comune.
Né tantomeno l’assessore vive di politica o luce riflessa come molti consiglieri di opposizione, che usano strani stratagemmi per realizzare strutture abusive, si alternano con qualche amico professionista alle varie amministrative celanesi per gli affidamenti tecnici, prosciugano le casse di altri enti o comuni marsicani, con aleatorie supervisioni di impianti di compostaggio e piano regolatore non a norma, o magari con consulenze tecniche che inguaiano il povero cittadino in quanto non rispettano la normativa urbanistica, omettono di dichiarare l’incompatibilità con il consiglio comunale, in quanto aventi in atto un contenzioso con lo stesso comune, continuano a campare per loro fortuna, grazie agli emolumenti ricevuti dalle casse dissanguate del CAM, andandone ad aumentare il debito di cui tutti i celanesi sono pienamente coscienti, salvo poi ostentarne la chiusura”.