Avezzano. Ammessa la costituzione di parte civile del Comune di Avezzano per il processo contro i tre imputati accusati delle presunta truffa del nuovo Municipio. La decisione è stata presa dal tribunale di Avezzano nel corso dell’udienza di oggi pomeriggio. Il risarcimento potrà essere chiesto dai tre imputati il dirigente tecnico del comune, Massimo De Sanctis, il professionista Paolo Santoro e l’imprenditore Goffredo Mascitti ma non dal consorzio di imprese Irim che ha curato la realizzazione dell’opera. Il processo a carico dei tre marsicani si tiene con rito abbreviato condizionato alla richiesta di perizie. Secondo l’accusa, i costi per la realizzazione della struttura di via Aldo Moro sfiorano i 10 milioni, il doppio rispetto all’iniziale appalto. Sotto accusa per la stessa vicenda anche l’ex assessore comunale e attuale consigliere, Vincenzo Ridolfi, che dovrà rispondere dello stesso reato di truffa aggravata e che, a differenza degli altri tre accusati, ha scelto il rito ordinario. E’ stata inoltre accolta durante l’udienza dal giudice, Maria Proia, l’eccezione del collegio difensivo che ha contestato l’udienza del 13 febbraio. Infatti il processo era stato chiamato alle 9.30 mentre l’udienza era fissata alle 11. Questo ha impedito a due degli imputati, Santoro e De Santis, di arrivare in tempo. E’ stata dichiarata per questo motivo la nullità di quella udienza. Il Comune, difeso dall’avvocato Leonardo Casciere, ha infatti avanzato richiesta di risarcimento danni. L’udienza è stata rinviata al 14 marzo. Il collegio difensivo è composto da Franco Colucci, Herbert Simone, Vittoriano Frigioni, Domenicatonio Angeloni, Attilio Cecchini, Mario Petrella e Crescenzo Presutti. Nel processo a carico di Ridolfi sono stati ammessi ben 31 testimoni, dirigenti, assessori e l’ex sindaco Antonio Floris, oltre agli ex assessore all’Urbanistica che si sono succeduti negli anni Vincenzo Patrizi, Vincenzo Ferreri, Antonio Di Fabio e Filomeno Babbo.