Avezzano. Blitz della polizia giudiziaria negli uffici del Consorzio acquedottistico marsicano. Comincia così l’avventura della nuova gestione dell’Ente pubblico-privato che si occupa di fornire le risorse idriche nei comuni della Marsica. Stavolta, visto che già in precedenza c’era stata un’indagine che non ha portato a nulla, al centro dell’indagine ci sarebbe l’acquisto della nuova sede che, secondo l’accusa, sarebbe stata pagata quattro milioni invece di due, denaro da pagare a rate per i prossimi 15 anni. Solo un’ipotesi investigativa che dovrà essere accertata e dimostrata. L’indagine precedente, portata avanti dalla guardia di finanza non aveva portato a nulla. Ora a far partire una nuova inchiesta sarebbe stata presa di posizione del nuovo presidente dell’organo di gestione, Lorenzo De Cesare, componente sostenuto dal Comune di Avezzano, che al suo insediamento ha accertato un debito di circa 30 milioni. Si parlava in realtà, prima della suo incarico, di 50 milioni. La guerra di equilibri politici che ha caratterizzato gli ultimi quattro mesi per la gestione dell’ente potrebbe diventare una guerra giudiziaria. L’indagine è affidata al sostituto procuratore della Repubblica Maurizio Maria errato che già indaga su un altro caso di presunto raddoppio di spesa per realizzare una struttura, quella del nuovo municipio.