Castellafiume. Finisce in cella con l’accusa di corruzione per una vicenda di appalti truccati al ministero delle Politiche agricole. Michele Mariani, di Castellafiume, impiegato del ministero, è rimasto coinvolto in un’inchiesta che ha portato anche all’arresto di altre dieci persone tra cui il capo della segreteria del sottosegretario Braga, Giuseppe Ambrosio. I provvedimenti sono stati emessi dalla Procura di Roma nei confronti di dirigenti e funzionari del Ministero delle Politiche agricole.
Tra gli appalti truccati dai dirigenti e funzionari pubblici ci sono anche quelli riguardanti iniziative nelle scuole italiane ed europee. L’inchiesta della Guardia di Finanza ha infatti accertato che tra i bandi di gara che sono stati oggetto di corruzione, c’é quello riguardante il progetto ‘Frutta nelle scuole’ – del valore di oltre 13 milioni – finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e quello denominato ‘Food4u’, del valore di quasi 3,8 milioni, per la realizzazione nelle scuole di campagne di sensibilizzazione sull’importanza di un’alimentazione consapevole. Degli 11 arrestati, sono finiti in carcere l’ex capo di gabinetto dei ministri Galan e Zaia, Giuseppe Ambrosio, soprannominato ‘Centurione’ e considerato figura di spicco di tutta la vicenda; i dirigenti del ministero Stefania Ricciardi (moglie di Ambrosio) e Francesco Saverio Abate, il dirigente pubblico Ludovico Gay, il dirigente della Confederazione italiana agricoltori Alfredo Bernardini e l’impiegato marsicano Michele Mariani. Arresti domiciliari per il funzionario Luca Gaudiano, il direttore del Consorzio Parmigiano reggiano Riccardo Deserti, gli imprenditori Maria Claudia Golinelli, Luigi Cardona e Oliviero Sorbini.
Il procuratore aggiunto di Roma, Nello Rossi ha affermato che “quasi tutte le attività del Ministero delle Politiche agricole sono state inquinate da una corruzione diffusa variegata e circolare”. L’inchiesta che ha portato all’arresto i funzionari e dirigenti del Ministero delle Politiche agricole “é un piccolo trattato di sociologia della corruzione inquietante”. Così il procuratore aggiunto di Roma, Nello Rossi, ha descritto la situazione all’interno del Ministero sottolineando che “c’era un vero e proprio giro di privilegi e malaffare”. “Ci troviamo di fronte a un sistema in cui c’é una spesa pubblica che dovrebbe essere interessata a favorire un settore importante come l’agricoltura e la pesca – ha aggiunto – e che invece viene distorta e inquinata da un’attività corruttiva diffusa”.