Avezzano. Abruzzo e Lazio in pressing a tutto campo sul Premier Monti e sul Ministro Passera affinché assumano un ruolo guida nella vertenza Micron, per salvaguardare l’azienda e i 1.624 lavoratori, più l’indotto, provenienti dalla Marsica, Valle Peligna, aquilano e Lazio. E’ ciò che ribadirà la delegazione abruzzese-laziale nell’attesissimo summit al Ministero dello Sviluppo Economico tra Governo, Micron Italia, sindacati e istituzioni, in scaletta domani, mercoledì 28 novembre, alle 11, a Roma, dove il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, -sua la richiesta al Governo datata 20 luglio- parteciperà insieme ad alcuni parlamentari, il Presidente della Provincia di L’Aquila, i primi cittadini di Rieti e L’Aquila.
Tutti uniti per ribadire un secco no a qualsiasi ipotesi di ridimensionamento dello stabilimento e dell’occupazione. Posizione condivisa dal Presidente della Regione Gianni Chiodi che, in una nota al sindaco di Avezzano, oltre al plauso “per l’iniziativa di coinvolgere le istituzioni regionali e nazionali e le varie forze sociali per definire un documento programmatico da sottoporre al Governo” ha assicurato “il sostegno e l’impegno del governo regionale nel prossimo tavolo ministeriale del 28 novembre. La giunta”, ha scritto Chiodi a Di Pangrazio, “è consapevole della grave crisi che la Micron si trova ad affrontare e condivide le sue preoccupazioni per il futuro dei lavoratori impiegati nello stabilimento di Avezzano”.
La battaglia in difesa dello stabilimento marsicano è stata sposata in pieno anche dall’intero consiglio regionale che, prendendo spunto dal documento approvato ad Avezzano, su proposta di alcuni consiglieri, ha approvato una risoluzione urgente che impegna Presidente e Giunta regionale, “a sostenere la proposta dell’assemblea di Avezzano”, benedetta pure dal Vescovo dei Marsi, Monsignor Pietro Santoro, “con le soluzioni prospettate al Governo e a sollecitare ogni forma di iniziativa specifica nei confronti della Micron Technology per risolvere la preoccupante situazione dello stabilimento”.
La politica si sta muovendo a tutti i livelli per tentare una risoluzione in extremi che salvi i posti di lavoro nello stabilimento avezzanese. “Un impegno affinche’ il Presidente della Regione Abruzzo e la Giunta regionale sollecitino il Governo a farsi parte attiva nella preoccupante situazione dello stabilimento Micron Technology di Avezzano”, e’ stato infatti votato all’unanimita’ dal Consiglio regionale. I consiglieri del Pdl, Emilio Iampieri e Walter Di Bastiano sostengono che “occorre offrire una prospettiva industriale al sito di Avezzano, una realta’ di particolare e riconosciuta eccellenze tecnologica, che va inserita in una strategia coordinata di settore, dove poter sviluppare anche la ricerca avanzata. Lo stabilimento Micron”, sottolineano Iampieri e Di Bastiano, “rappresenta una realta’ produttiva di primaria importanza per la Marsica e l’Abruzzo intero e i numeri parlano chiaro: oltre 2mila dipendenti e produzione pari al 40 per cento del Pil dell’area marsicana e ben il 10% dell’export regionale. Una cessione dello stabilimento, concludono i due consiglieri del PdL, “potrebbe provocare conseguenze disastrose”.