Avezzano. LFoundry, la denuncia dei sindacati: ” trattamento iniquo e borderline per lavoratrici e lavoratori in somministrazione”.
“Le Organizzazioni sindacali di categoria FeLSa-CISL, NIdiL-CGIL e UILTemp del territorio aquilano tornano a denunciare in modo chiaro e pesante il persistente trattamento iniquo e borderline che lavoratrici e lavoratori in somministrazione presso LFoundry stanno subendo”. E’ quanto denunciano FelSa-Cisl, NIdil- Cgil e UILTemp.
“Il settore, normato e tutelato dal diritto del lavoro nonché dal CCNL appena rinnovato, continua ad essere vittima di logiche aziendali volte a sfruttare il lavoro in somministrazione e gli enti ad esso collegati gravando in maniera indecorosa sul lavoro di centinaia di lavoratrici e lavoratori che dopo 10 anni non possono più essere considerati, lo ribadiamo, precari. Salvati a fine 2024 da un triste destino? A quanto sembra utilizzati per mantenere uno status quo a scapito delle somministrate e dei somministrati che negli ultimi mesi stanno pagando la crisi aziendale. Ormai da aprile, la somministrazione in LFoundry vede applicate il doppio delle ore di ammortizzatore sociale stabilite nel contratto di solidarietà firmato a novembre 2024 andando a ledere il principio di parità di trattamento rispetto ai dipendenti diretti e le regole di utilizzo del nostro fondo bilaterale che riconosce l’AIS (Assegno Integrazione Salariale) per lavoratrici e lavoratori in somministrazione.
Tale utilizzo dell’ammortizzatore sociale sta portando gravi ripercussioni economiche nelle buste paga delle lavoratrici e dei lavoratori, e a nostro avviso riteniamo tale atteggiamento fortemente lesivo della dignità delle persone se ci aggiungiamo: che la comunicazione dell’ordine di servizio arriva oltre le tempistiche massime concordate non permettendo la sana gestione dei tempi vita-lavoro. L’inizio del piano ferie vede non linearità di utilizzo anche tra i somministrati, per alcuni l’organizzazione delle ferie non aiuterà a diminuire i giorni di ammortizzatore comportando una sempre più forte discriminazione sul quantitativo di ammortizzatore applicato. La pressione, soprattutto per chi ha contratti part-time, a passare a doppia mansione con dubbie modalità di gestione della stessa millantando chissà quale opportunità di tenuta occupazionale.
Dopo mesi di interlocuzione con i datori di lavoro, Openjobmetis e GiGroup, al fine di riportare ordine in questa gestione caotica e al limite della legalità, FeLSA-CISL, NIdiL-CGIL e UILTemp Abruzzo insieme a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori in somministrazione presso Lfoundry ritengono non sia più possibile dialogare e sono pronti ad attivare tutti i percorsi sindacali a disposizione per riconoscere le giuste tutele e ristabilire equità in favore di chi, anche da oltre 10 anni, opera in Lfoundry con passione e dedizione”.
LE SEGRETERIE
FELSA CISL ABRUZZO MOLISE NIDIL L’AQUILA UILTEMP ABRUZZO