Avezzano. È stato firmato dal Vescovo Giovanni Massaro e da suor Mirella Del Vecchio, Madre Generale dell’Ordine delle Suore Zelatrici del Sacro Cuore, il contratto di comodato d’uso della Casa “Domus Mariae” (struttura d’accoglienza adiacente al Santuario di Pietraquaria) con l’affidamento di attività religiose. Il Santuario di Pietraquaria quindi, dal prossimo mese di ottobre, tornerà a rivivere, grazie alla presenza delle Suore Zelatrici che animeranno il Centro di spiritualità accogliendo i pellegrini, le parrocchie, i gruppi, e quanti vorranno vivere momenti di silenzio e preghiera.
Ad aprile scorso infatti, dopo numerosi anni di generoso e prezioso servizio, le suore Benedettine di Carità, hanno lasciato la struttura nel Santuario di Pietraquaria. La decisione era stata presa dalla Madre Generale della Congregazione a motivo dell’anzianità delle consorelle e per carenza di giovani vocazioni. Il vescovo si era da subito attivato per individuare una nuova Congregazione religiosa che avrebbe potuto sostituire le religiose trovando quindi nell’Istituto delle Suore Zelatrici del Sacro Cuore “Ferrari” piena disponibilità.
Le Suore Zelatrici del Sacro Cuore, chiamate anche “Suore Zelatrici Ferrari”, sono un istituto religioso femminile fondato all’Aquila nel 1879 da Maria Ferrari. Il loro scopo principale è la cura degli ammalati, l’istruzione e l’educazione religiosa della gioventù, e l’assistenza ai bisognosi, ispirandosi al culto del Sacro Cuore di Gesù.
Durante l’estate le religiose, che hanno già visitato la struttura, in alcuni periodi alloggeranno nella “Domus Mariae” e nel contempo si approfitterà per rimettere in ordine la Casa e per alcuni lavori di ordinaria manutenzione così da riprendere l’accoglienza e le diverse iniziative nel mese di ottobre, con l’inizio del nuovo anno pastorale.
Il vescovo ringrazia la Congregazione per il prezioso servizio che le suddette suore doneranno al Santuario e alla Chiesa diocesana perché si tratta di un luogo tanto caro ai fedeli tutti. «Un luogo – ha ribadito il vescovo – che personalmente mi sta particolarmente a cuore in quanto la Domus Mariae è stata la prima struttura che io ho visitato. Nel giorno del mio ingresso in diocesi, prima di recarmi in visita alla Casa circondariale, alla Casa Fratelli Tutti e al Comune per poi procedere in Cattedrale per la Celebrazione Eucaristica, mi sono fermato in preghiera dinanzi all’immagine della Madonna di Pietraquaria per affidare a Lei il mio ministero episcopale».
L’Istituto delle Suore Zelatrici del Sacro Cuore ha ottenuto dal Dicastero per i Religiosi il riconoscimento ecclesiastico di istituzione di diritto pontificio con il decreto del 1° luglio 1982, con il quale vennero approvate anche le sue costituzioni. La Casa Generalizia dell’Istituto delle Suore Zelatrici del Sacro Cuore “Ferrari” è all’Aquila, in via Santa Chiara d’Aquili 20. La madre fondatrice, Maria Ferrari, aveva inizialmente riunito un gruppetto di compagne – le “Pie Dame del Cuore di Gesù” – che prenderanno il nome di Zelatrici del Sacro Cuore ed otterranno il riconoscimento ufficiale della Chiesa nel 1890/91. Da qui, alla fondazione dell’Istituto delle Suore Zelatrici del Sacro Cuore, il passo fu breve. Le attività assistenziali, promosse dalla fondatrice e continuate dalle sue figlie, sono: opere di collaborazione parrocchiale, assistenza ai bambini di famiglie disagiate, Scuola Materna, Casa di Cura, istituzioni per anziani e giovani. Le Suore dell’Istituto operano non solo all’ Aquila ma anche in altre località in Italia, nelle Isole Filippine, in Indonesia, a Timor Est.
“Ciascuna suora – sottolinea suor Mirella Del Vecchio, Madre Generale – sa che il cuore di chi annuncia il Vangelo – soprattutto con la vita pratica – deve essere “segno” del Cuore di Cristo. Tutte sanno che solo questo Cuore è credibile e che, per ciò stesso, rende possibile la condizione dell’annuncio. Da qui scaturisce l’attualità del carisma “Ferrariano”. È questo lo specifico dell’apostolato delle Zelatrici; è esso che le rende capaci di solcare mari ed oceani, desiderose di approdare in terre nuove perché l’anelito della loro Fondatrice sia conosciuto e collabori, con la Chiesa e nella Chiesa, alla nascita di una società nuova e veramente cristiana”.
Le suore Benedettine lasciano il Santuario di Pietraquaria, ad aprile l’addio