L’Aquila. Sale la tensione nella sanità abruzzese: il sindacato Nursind ha annunciato ufficialmente lo stato di agitazione del personale del comparto sanità dell’ASL 1 Abruzzo, motivando la decisione con “il gravissimo deficit finanziario” dell’azienda sanitaria e una serie di presunti atti amministrativi considerati irregolari.
Il comunicato, a firma della segretaria provinciale Dott.ssa Samantha Boccia, è stato trasmesso alla Prefettura dell’Aquila e notificato anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica. Sotto accusa le delibere n. 2138/22, n. 93/23 e n. 1560/24, tramite le quali – secondo il sindacato – sarebbero stati assegnati incarichi di coordinamento a tre collaboratori amministrativi “in violazione delle disposizioni del vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro”.
Nursind sottolinea che gli incarichi, accompagnati da un riconoscimento economico superiore e una valorizzazione curriculare, sarebbero stati attribuiti senza alcuna procedura comparativa né avviso pubblico. Non solo: secondo il sindacato, le stesse funzionarie beneficiarie degli incarichi avrebbero anche curato personalmente l’istruttoria delle delibere da cui traggono vantaggio, sollevando così dubbi sul rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza.
“Una gestione inopportuna – afferma il sindacato – che mina la buona amministrazione e genera un clima di sfiducia tra i lavoratori, già gravati da una situazione economica critica e da una carenza cronica di personale”.
Il Nursind auspica ora un intervento delle autorità competenti per fare chiarezza sulla vicenda e ristabilire criteri equi e trasparenti nella gestione delle risorse umane all’interno dell’ASL 1.