Avezzano. Ce l’ha fatta Adoiou Abderrahim. Il suo gesto eroico lo ha salvato. Il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ha dato disposizione di rilasciare un permesso di soggiorno della durata di sei mesi per motivi umanitari all’uomo che ha salvato un bambino di cinque anni e la sua famiglia nel Fucino. Si era gettato in un canale a San Benedetto Marsi strappando alla morte una famiglia la cui auto era uscita di strada. Alla vista dei carabinieri, l’immigrato clandestino, con dei precedenti penali per spaccio, si era dato alla fuga. Il permesso è concesso “per il coraggio, l’elevato senso civico e lo spirito di appartenenza alla comunità dimostrati lo scorso 17 ottobre quando ha tratto in salvo una famiglia, tra cui un bambino di cinque anni, che si trovava a bordo di un veicolo finito fuori strada nelle acque di un canale”. La sua storia è cambiata la notte tra il 13 e il 14 ottobre quando si è gettato in un canale del Fucino. Sulla vicenda erano intervenuti il giorno successivo il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e quello della Provincia Antonio Del Corvo che hanno avuto parole di apprezzamento per il comportamento ammirevole dello straniero e dicendosi disponibili a trovare il modo per concedergli un permesso di soggiorno. La svolta c’è stata martedì quando il marocchino con dei precedenti penali per spaccio di sostanze stupefacenti, si è deciso a uscire allo scoperto anche per il tam tam mediatico e per l’appello della donna salvata. Così si è rivolto all’avvocato Verdecchia e ha accettato di essere intervistato dai media. Dopo la partecipazione a una trasmissione televisiva alla Rai, la polizia aveva deciso di fermarlo mentre era in albergo a Roma. Nei suoi confronti era stato emesso un decreto di espulsione dalla questura di Roma. Subito dopo è stato rilasciato e il ritorno ad Avezzano. Ora è arrivato il permesso. L’avvocato Verdecchia si è detto soddisfatto della decisione del Ministro.