I votanti sono stati 171: 83 preferenze sono andate alla lista la Rondine, candidato sindaco Maurizio Conte e sempre 83 sono sati coloro che hanno espresso la propria preferenza per la lista Cambiamenti, candidato sindaco Donato Buccini. Le schede nulle sono state due così come quelle bianche. Un voto è andato ad un’altra lista mentre le altre hanno avuto tutte zero voti.
Ha fatto discutere il numero di liste in corsa per questa tornata elettorale 25 in totale, molte delle quali del tutto estranee al tessuto locale. Buona parte di queste formazioni, infatti, era composta da candidati appartenenti alla polizia penitenziaria e provenienti da diverse zone d’Italia (prevalentemente centro sud) attratti dalle possibilità previste dalla legge per i membri delle forze dell’ordine: chi si candida, infatti, ha diritto a un mese di aspettativa dal lavoro, dalla presentazione ufficiale della lista fino al giorno del voto.
Oltre a quelle con candidati delle forze dell’ordine, erano in corsa anche liste riconducibili a movimenti e sigle politiche come Libertas Democrazia Cristiana, Fiamma Tricolore e Italexit per l’Italia, sigle che difficilmente hanno avuto in passato un radicamento diretto nel piccolo Comune montano.
A favorire l’anomalia, anche la normativa elettorale per i comuni sotto i mille abitanti: per presentare una lista non è necessario essere residenti nel Comune né raccogliere firme a sostegno. Basta un numero minimo di candidati, un simbolo e un programma.
Rosalba Chiodo
Luana Albanese
Rita Di Giacomo
Giuseppe Galimberti
Sandro Forte
Daniele Di Flauro
Piero Brunelli