Opi. In un gesto di grande generosità e solidarietà, i bambini e i ragazzi di Opi hanno dimostrato il vero significato della Quaresima, donando viveri alla mensa della Caritas diocesana. Durante questo periodo di riflessione e condivisione, i giovani della comunità si sono uniti per raccogliere cibo e beni di prima necessità, contribuendo così a sostenere le persone in difficoltà.

La raccolta è stata un momento di coinvolgimento e partecipazione attiva, in cui i ragazzi hanno avuto l’opportunità di comprendere l’importanza dell’aiuto reciproco e della solidarietà. Con entusiasmo e impegno, hanno portato avanti questa iniziativa, dimostrando che anche i piccoli gesti possono avere un grande impatto.
La mensa della Caritas, che si occupa di fornire pasti caldi e supporto a chi ne ha bisogno, ha accolto con gratitudine il contributo dei giovani di Opi.

Ad accoglierli insieme ai loro catechisti e familiari sono stati il vescovo Giovanni e alcuni volontari che prestano servizio presso la Mensa. Ecco le parole di saluto e gratitudine del presule: “Cari ragazzi, voglio iniziare con una storia che forse conoscete già, ma che ci aiuta a riflettere su quanto sia importante quello che avete fatto. C’è un racconto che viene dalla tradizione cristiana, che parla di un giovane ragazzo che, vedendo una folla di persone affamate, decise di offrire l’unico cibo che aveva: cinque pani e due pesci. Potete immaginare quanto sembri poca cosa, ma quel piccolo gesto cambiò la vita di tante persone. Quello che ci insegna questa storia è che, anche quando sembra che il nostro aiuto sia modesto, se viene dato con il cuore, può fare una grande differenza.
Ecco, ciò che avete fatto voi oggi, con i vostri doni, è proprio questo: un piccolo gesto che, seppur semplice, ha un valore enorme. Offrire i viveri alla mensa della Caritas significa donare un po’ di speranza, un po’ di calore, un po’ di dignità a chi, ogni giorno, affronta difficoltà enormi. A volte non ci rendiamo conto che un piatto di pasta, un po’ di riso o una scatola di conserve non sono solo cibo, ma possono rappresentare una mano tesa, un segno che qualcuno non è solo. A volte si pensa che la forza stia solo nel fare grandi cose, ma la vera forza sta nella capacità di prendersi cura degli altri, anche con ciò che sembra poco. E voi, oggi, avete dimostrato di essere forti, di avere una grande sensibilità e di essere consapevoli dell’importanza di tendere la mano a chi è in difficoltà.
Quindi, vi ringrazio di cuore per questo gesto, per la vostra generosità e per il vostro esempio di solidarietà. Continuate a credere che anche le azioni più piccole possano trasformarsi in qualcosa di straordinario. Vi auguro di proseguire sempre su questa strada, con il cuore aperto, pronti a donare un po’ di voi stessi per rendere il mondo un posto migliore. Grazie di cuore, ragazzi. Siete davvero un esempio per tutti noi”.