Avezzano. La perdita di salario dei lavoratori LFoundry torna al centro del dialogo tra azienda e sindacati. Archiviato il vertice romano con il sottosegretario al ministero delle Imprese e del made in Italy, Fausta Bergamotto, e in attesa dell’apertura del tavolo nazionale già annunciato dalla rappresentante del Governo, le parti si sono incontrate nei giorni scorsi in azienda.
Durante il confronto, alla presenza di Alessandro Albertini, e Fabrizio Felli, rispettivamente responsabile del personale e responsabile delle relazioni industriali di LFoundry, Giulio Sanità in rappresentanza di Confindustria, i rappresentanti sindacali di stabilimento e i referenti delle organizzazioni sindacali, si è andati subito a esaminare il nodo relativo ai salari.
Gli oltre mille e trecento dipendenti dell’azienda di proprietà cinese che produce memorie volatili hanno perso con il passaggio alla nuova turnazione oltre 3mila euro l’anno. Più di duemila erano vincolati alle maggiorazioni e i restanti al premio alla presenza. Ogni dipendente percepiva in media 4euro e 50 centesimi se era presente al turno di giorno e il doppio per quello di notte. Tutti questi benefit sono scomparsi a partire dal primo ottobre con l’ingresso delle 8 ore.
“L’incontro con l’azienda è stato positivo perchè dopo gli scioperi si è deciso di riaprire un dialogo”, ha affermato Roberto Di Francesco, rsu, “i lavoratori devono riavere i soldi che hanno perso. Basta con i sacrifici sulle loro spalle perchè non possono essere più accettati”.
Il confronto tra azienda e sindacato è in una fase interlocutoria, ma entrerà nel vivo nei prossimi giorni. Già lunedì alle 10 ci sarà un nuovo incontro volto a trovare un accordo non solo sui soldi persi, ma anche sulle pause, altra questione aperta con il cambio turno. “Abbiamo ricucito gli strappi che si erano creati nei mesi scorsi e questo è già un piccolo passo in avanti”, ha spiegato Alessandro Maurizi, rsu, “si tratta sicuramente di una fase ancora preliminare ma c’è l’intenzione da parte dell’azienda e nostra a entrare nel merito. La questione dei salari è cruciale, i lavoratori hanno perso troppo e devono recuperare quanto prima questi soldi”.