Avezzano. Le crisi aziendali della Marsica devono essere combattute dal di dentro, serve subito un tavolo permanente. Questa la chiave di volta con la quale i sindacati e le associazioni di categoria vogliono affrontare la crisi Micron e le altre vertenze dei siti marsicani. Ieri i segretari di Fiom-Cgil, Alfredo Fegatelli, di Fim-Cisl, Antonello Tangredi, e Uil-Uilm, Michele Paliani, insieme al direttore di Confesercenti, Carlo Rossi, il presidente di Confcommercio, Roberto Donatelli, e la responsabile della Cna, Franca Sanità, hanno discusso della grave emergenza lavoro che sta attanagliando la Marsica, in primis la vertenza Micron. Sindacati e associazioni di categoria hanno lanciato l’appello di creare un tavolo permanente sull’emergenza lavoro. L’idea è stata subito approvata dal vice sindaco Ferdinando Boccia e dall’assessore alle attività produttive De Angelis. Le parti inizieranno subito a collaborare per affrontare i disagi e tutelare i livelli occupazionali. Intanto c’è il rischio di tensioni sociali, ma Passera non apre il tavolo di crisi sulla Micron, chiesto ufficialmente il 30 luglio, il sindaco, Giovanni Di Pangrazio, preoccupato per il silenzio dei Palazzi romani e per i possibili risvolti sociali. Così il primo cittadino torna a bussare alla porta del Ministro dello Sviluppo Economico, affinché “convochi subito” un incontro per discutere sulla problematica relativa alla vendita della Micron di Avezzano, ma soprattutto, sulle politiche industriali del Governo nel campo dei semiconduttori: “la Micron ha interessi nel settore in diverse regioni italiane”, evidenzia Di Pangrazio, il governo non può stare a guardare.
Questa vertenza non è da meno di quelle attualmente in primo piano, come l’Ilva e la Fiat”. Lo stabilimento Micron di Avezzano, infatti, contribuisce al 33% del PIL (prodotto interno lordo) provinciale, oltre a rappresentare il 6% dell’export regionale. L’azienda, in termini di retribuzioni, distribuisce oltre 100 milioni di euro all’anno e occupa circa 1700 dipendenti diretti e altri 500 creati dall’indotto. Quasi superfluo, quindi, ricordare “l’importanza strategica che riveste la Micron per la Marsica e l’Abruzzo”: la messa sul mercato dello stabilimento di Avezzano, l’unico che la Compagnia ha dichiarato di mettere in vendita e dove non opererà investimenti occupazionali/industriali, sta generando forti preoccupazioni, tanto che il sindaco Giovanni Di Pangrazio, nel sollecito mirato a ottenere l’apertura del tavolo di crisi, avverte il Ministro dello Sviluppo Economico: raccomanda la massima attenzione in relazione alle possibili tensioni sociali.
infiammarsi sempre più, come sta avvenendo in tante piazze d’Italia.