Avezzano. Tre grandi silos stanno prendendo forma nel nucleo industriale di Avezzano alle spalle dell’ex zuccherificio. Si tratta di una mini centrale a biogas, da un megawatt, che entrerà in funzione entro la fine dell’anno. Grazie a una filiera produttiva, che passa dalle ditte edili del posto impegnate nella realizzazione, e arriva fino ai contadini del Fucino che ogni anno venderanno alla Biomass ReeFeel il mais per far funzionare l’impianto, verrà prodotta energia pulita da rivendere alla rete nazionale. La centrale, costata 4 milioni di euro, non rimarrà in eterno nel Fucino. La società che la sta realizzando, infatti, ha già preparato tutta la documentazione per distruggerla tra 15 anni. Alberto Mansueti, amministratore della società che sta realizzando l’impianto, ha spiegato che: “l’impianto è di dimensione piccole e rispecchia il concetto di energia a chilometri zero funzionerà esclusivamente con la fermentazione anaerobica del mais. Entro la fine dell’anno sarà connesso alla rete elettrica e, la parte residua della fermentazione, sarà usato come fertilizzante naturale privo di odori da utilizzare nei campi del Fucino”. La Biomass ha già siglato dei contratti con 50 agricoltori che forniranno alla società il mais da utilizzare nella centrale. I lavori, partiti a luglio, si concluderanno a novembre e subito dopo la centrale sarà connessa alla rete elettrica.