Gioia dei Marsi. Gioia dei Marsi ed Ortona dei Marsi saranno gli unici Comuni ad essere finanziati in Abruzzo con il Piano Nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni. È di questi giorni la pubblicazione del DPR 2 agosto 2024 con il quale viene approvata la graduatoria dei Comuni partecipanti al bando dedicato. I comuni di Gioia dei Marsi e di Ortona, che hanno risposto in forma associata, tentaiseiesimi in graduatoria nazionale, rientreranno tra i 144 enti finanziati e beneficeranno di un contributo a fondo perduto di ben 1.264.000 euro.
Erano circa 2638 le domande presentate riferite a 3359 Comuni e relativi a progetti per la riqualificazione dei centri storici e valorizzazione del territorio. Ampia soddisfazione è stata espressa dai Sindaci di Gioia dei Marsi e di Ortona Gianluca Alfonsi e Giuseppe Buccella ” siamo evidentemente soddisfattissimi dell’importante risultato raggiunto che premia la bontà del nostro progetto e la sua strategicità sul territorio. Lavoriamo da qualche anno insieme come comunità nella partecipazione ai bandi e questa visione unitaria dello sviluppo del nostro splendido territorio, che gia ‘ ci ha premiato in altri due bandi, e’ stata determinante unitamente alla bontà del progetto presentato.
È lo stare insieme, programmare lo sviluppo territoriale in modo organico, uscendo dagli steccati dei propri campanili che diventa elemento premiale e vincente. Impiegheremo queste importantissime risorse per il miglioramento dell’arredo urbano in funzione di nuovi e migliori spazi di socializzazione e in servizi alle persone con interventi che interesseranno in particolar modo per Gioia dei Marsi la frazione di Casali di Aschi e per Ortona la frazione di Aschi e il centro cittadino di Ortona. Già abbiamo in programma diversi interventi congiunti da realizzare come il rifacimento della strada di collegamento tra il bivio di Sperone Vecchio e Aschi per il quale la Provincia dell’Aquila ha stanziato 1.800.000 euro. Siamo convinti che questa sia la strada giusta per dare risposte concrete alle nostre comunità e continueremo a perseguirla consapevoli che, noi,comunità di un “mondo a parte” non siamo “figli di un dio minore” concludono i due primi cittadini.