Avezzano. Il Centro Cefalee dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila diventa Centro di riferimento regionale. La Asl Avezzano Sulmona L’Aquila ha annunciato il potenziamento del servizio, di cui è responsabile la professoressa Francesca Pistoia, docente associata dell’Università dell’Aquila, parlando appunto di Centro di riferimento regionale e anticipando uno scenario non ancora concretizzatosi.
Ma la notizia, oltre ai risvolti positivi, non è stata ben digerita dal territorio marsicano e ha avuto anche degli strascichi campanilistici poiché tale riconoscimento non è mai stato decretato dalla Regione Abruzzo, quindi non è ufficialmente istituito. Oltretutto il Centro Cefalee si trova, già da tempo, anche ad Avezzano, ed è guidato dalla dottoressa Simona Sacco, Ordinaria di Neurologia dell’Università degli Studi dell’Aquila.
La Asl ha varato un piano di potenziamento del servizio dell’Aquila con più accessi settimanali, più prestazioni e più personale. Il centro dell’Aquila ha annunciato di poter offrire ai pazienti l’innovativa cura con gli anticorpi monoclonali, somministrati per via sottocutanea una volta al mese. Però, grazie a un prodotto che sarà disponibile a breve, potrà presto essere somministrato per via infusionale una volta ogni tre mesi. Per l’emicrania cronica c’è poi la terapia con tossina botulinica e infine, per specifiche forme di cefalea, sono disponibili approcci basati sul blocco anestetico dei nervi periferici. Tante sono le richieste del territorio aquilano per usufruire delle cure contro le cefalee.
Ma anche al centro Avezzano la richiesta è altissima. Anzi, proprio a causa della forte domanda da parte degli utenti della Marsica e di altri territori vicini, già nel 2019 la Asl fu costretta a raddoppiare i servizi e ad aprire un secondo ambulatorio. E anche ad Avezzano, già da anni, il centro cefalee, per i casi più gravi, utilizza farmaci innovativi che non sono di uso comune e agiscono sul meccanismo fisiopatogenetico della malattia, con pochi effetti collaterali e utilizzati quando il paziente non risponde ai trattamenti convenzionali. Insomma, due centri di eccellenza, ma non è ancora chiaro quale è quello che detiene il riconoscimento di Centro di riferimento regionale. Potrebbe capitare che tra i due litiganti… E il centro di riferimento potrebbe finire alla Asl di Chieti, ospedale Santissima Annunziata, o a Teramo, all’ospedale Mazzini.