Avezzano. Pedinamenti, minacce, botte alla moglie per gelosia. Con queste accuse un 46enne di Luco dei Marsi è stato sottoposto a un provvedimento restrittivo che prevede il divieto di avvicinarsi alla ex moglie. Una situazione resa ancora più drammatica a causa delle droghe di cui faceva uso il 46enne marsicano.
Secondo l’accusa, l’ex marito sottoponeva la donna a maltrattamenti di ogni genere, tra cui minacce e ingiurie, arrivando a picchiarla, anche in presenza della figlia minore. Aggressioni che, sempre secondo l’accusa, scaturivano da futili motivi legati alla gelosia dell’uomo. Una situazione causata anche dall’abuso di sostanze stupefacenti.
Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dal procuratore capo della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, l’uomo aveva anche difficoltà economiche causate proprio dalla necessità di acquistare le sostanze stupefacenti. Problemi, secondo quanto accertato dagli investigatori, che hanno avuto inizio fin dal 2013 per poi proseguire in un crescendo per modalità e frequenza, fino a diventare quasi giornalieri.
I problemi tra i coniugi erano enfatizzati soprattutto quando la moglie si rifiutava di consegnargli i soldi per acquistare la droga. Tutto ciò si era tramutato in aggressioni, minacce e botte. Una situazione che aveva spinto la donna a chiedere la separazione. Le cose però non erano cambiate. I maltrattamenti sono infatti proseguiti anche dopo la divisione fra i due coniugi. Lui aveva infatti iniziato a pedinarla, con minacce che si ripercuotevano tanto sulla moglie, quanto su un altro uomo con cui lei aveva costruito una relazione sentimentale nel tentativo di rifarsi una vita. Tutti atteggiamenti, quelli del 46enne, finalizzati a impedire o comunque ostacolare la relazione tra i due. Scene a cui era costretta ad assistere anche la figlia minorenne e spesso anche il figlio, sempre minorenne. La parte offesa è assistita dagli avvocati Luca e Pasquale Motta. Nei confronti dell’indagato, la procura di Avezzano ha concluso le indagini preliminari.