In Abruzzo le imprese agricole guidate da donne sono 15.545, pari al 35%, quasi quattro punti percentuali sopra la media nazionale (31,5%). Un dato che fa dell’Abruzzo la quinta regione in Italia per incidenza di donne in agricoltura. Un dato emerso dall’analisi di Abruzzo Openpolis che ha realizzato un censimento per l’agricoltura. Dati significativi anche in vista della “Giornata Internazionale delle donne rurali” istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con lo scopo di riconoscere il ruolo cruciale svolto dalle donne nel garantire la sostenibilità delle famiglie e delle comunità rurali. Le donne contribuiscono in modo significativo alla produzione agricola, alla sicurezza alimentare, alla gestione del territorio e delle risorse naturali.
“Le donne hanno sempre svolto un ruolo centrale in questo settore, dalla semina alla raccolta, dalla cura degli animali alla gestione delle risorse naturali. In questo contesto, è fondamentale riconoscere il ruolo delle donne in agricoltura e promuovere l’uguaglianza di genere nel settore. Le politiche pubbliche, gli investimenti e il sostegno alle donne agricole sono essenziali per massimizzare il loro contributo e migliorare le condizioni di vita nelle aree rurali” dichiara la presidente dell’associazione Donne in Campo – Cia Abruzzo, Annamaria D’Alonzo. “La loro influenza è cruciale per l’adozione di pratiche agricole eco-compatibili e per la promozione di un sistema alimentare equo ed etico”. Per quanto riguarda i giovani under 45, invece, nel 2020 erano in tutto 4.583 le imprese registrate nella regione, pari al 10,3% del totale. A differenza dell’imprenditoria femminile, in questo caso siamo di fronte a un dato inferiore rispetto alla media del Paese (13,5%).