Celano. Celano si è risvegliata respirando aria medioevale. I primi squilli delle chiarine, infatti, hanno segnato ufficialmente l’inizio dell’Anno Federiciano 2023, le giornate interamente dedicate allo rievocazione di un evento storico, la distruzione dell’antica Celano nell’anno 1223, che ha segnato le sorti della Città e del territorio circostante.
Le iniziative culturali, storiche, musicali, sportive ed enogastronomiche, si svolgeranno tra il Castello Piccolomini e il centro storico di Celano. Il primo evento della giornata è stato lo spettacolo itinerante “ De Restituzione”, una rievocazione storica con banchi di arti e mestieri medievali: un salto nel passato. Un viaggio itinerante attraverso le arti, i mestieri e la quotidianità di quel periodo. Il corteo con figuranti in abiti dell’epoca, è partito da piazza IV Novembre per raggiungere il maestoso castello Piccolomini. Mai luogo fu più appropriato e suggestivo per rappresentare nel miglior modo possibile uno spaccato di storia, cultura e tradizioni.
La rappresentazione si è sviluppata in due fasi, una la mattino e la seconda nel pomeriggio, in concomitanza del momento clou della giornata, rappresentato dall’ importante convegno storico scientifico, tenutosi nel chiostro del Castello Piccolomini Berardi. La giornata di studio è stata interessante, significativa e ricca di spunti di riflessione, non solamente per l’argomento che riguardava Federico II, personaggio di statura internazionale, conosciuto meglio come “Stupor mundi” che ha segnato un’epoca, caratterizzata dalla contrapposizione tra potere temporale (imperator) e potere spirituale (Papa). Il convegno storico-scientifico sull’antica Celano, sull’imperatore Federico II di Svevia e sul rapporto storico tra Malta e Celano, ha richiamato un gran numero di appassionati soprattutto per l’enorme valenza dei relatori che si sono succeduti nell’esporre le tesi e le novità di rilievo storico su questo affascinante, e a ancora tutto da scoprire, personaggio che indissolubilmente ha legato il suo nome alla città di Celano.
L’incontro culturale è stato avviato dall’intervento della dottoressa Federica Zalabra, direttrice regionale dei musei d’Abruzzo, che facendo gli onori di casa ha introdotto l’argomento, sottolineando tra l’altro come il Castello Piccolomini sia da annoverare tra i luoghi di cultura maggiormente visitati della regione. Il ruolo di moderatore è stato affidato al dottor Mario Prignano, caporedattore centrale del Tg1, il qual con ragguardevole professionalità ha introdotto i vari relatori. Tra questi non poteva mancare il saluto dell’ambasciatore di Malta in Italia Carmel Vassallo che ha parlato del “rapporto storico tra Malta e Celano” e come ha sottolineato il Sindaco Settimio Santilli in un suo intervento sui social “abbiamo potuto scoprire come molte delle arti della nostra tradizione culinaria furono esportate dai Celanesi che furono deportati sull’isola di Malta e oggi sono ancora radicate nella società maltese”. Sempre il Sindaco Santilli nel suo intervento di saluto si è soffermato “sull’importanza che l’evento riveste per la Città, per conoscere la sua storia e trovare spunti di verità in una vicenda con ancora troppi punti di domanda irrisolti”.
E’ stata poi la volta del professor Fulvio Donne, dell’università della Basilicata, che ha sviluppato l’interessante tema su Federico II nella duplice veste di imperatore e di re di Sicilia, tratteggiandone gli elementi caratteristici tra la realtà e l’immaginario. A seguire il professor Stefano D’Ovidio dell’Università di Napoli “Federico II” che ha proposto interessanti spunti di riflessione, soffermandosi in particolare sullo stato dell’arte al tempo dello “Stupor Mundi”. Contenuti e spunti interessanti sono emersi anche dalla relazione svolta dal professor Giuseppe Grossi, profondo conoscitore della storia locale, che ha parlato diffusamente dei resti del grande castello, del recinto medievale della Turris Caelani. La professoressa Gigliola Ciaccia nel suo intervento ha illustrato come il mondo della scuola presti sempre maggiore attenzione al territorio e alla sua storia. Le conclusione dell’importante appuntamento storico e culturale sono state affidate al professor Ortensio Zecchino, già Ministro dell’Università, storico e studioso di storia medievale.
A chiusura della prima e intensa giornata Federiciana è stato proiettata una suggestiva rappresentazione tridimensionale sul Monte Tino dalla Croce, dove una volta sorgeva l’antica Celano distrutta dallo “Stupor Mundi”. Oggi secondo giornata con l’inaugurazione (ore 16) del sentiero storico intitolato a Federico II; alle 20 proiezione laser dell’antica Celano e alle ore 22 il concerto alla lizza del Castello della Banda città di Celano. Domani, sabato 12 agosto, ritorna, dalle ore 19, l’appuntamento con ”Bastioni e Bastimenti – Turris Celani” un evento che, ripercorrendo e riscoprendo ancora una volta le nostre tradizioni, unirà l’enogastronomia alla cultura e al divertimento.