Avezzano. Il maltempo continua a mettere a dura prova l’agricoltura: è a rischio il foraggio per gli animali, ed è già saltato il primo sfalcio. Anche la zootecnia ha pagato a caro prezzo le piogge incessanti delle scorse settimane che hanno reso inagibili i campi. Molti allevatori hanno dovuto dire addio al primo sfalcio d’erba che, non essendo stato tagliato in tempo, è arrivato a maturazione e non sarà più utilizzabile. Si tratta di un grave danno per la zootecnia, che ha visto sfumare in pochi giorni parte del foraggio necessario per la stagione invernale.
“A oggi non riusciamo purtroppo a programmare la campagna”, ha spiegato Erminio Pensa, presidente dei giovani di Confagricoltura L’Aquila, “perché le piogge, oltre a essere quotidiane, nelle zone più esterne dei Piani Palentini per esempio, dove si vive di più di zootecnia, stanno rendendo anche inaccessibili i terreni molto argillosi. Ormai sono più di 60 giorni che piove quindi il primo sfalcio, quello che riguarda l’erba medica, l’abbiamo perso. Il prodotto è andato oltre la maturazione e non siamo riusciti a raccoglierlo”.
Se l’erba medica, che rappresenta la maggior parte della razione degli animali, non potrà essere assicurata per la stagione invernale non andrà meglio per il mais. Anche in questo caso, infatti, il maltempo ha condizionato fortemente le colture mettendo in dubbio la raccolta di fine estate. “Il 50% della razione degli animali che è fatta da mais non siamo ancora riusciti a seminarla perché non possiamo accedere ai terreni”, ha spiegato Pensa, presidente della cooperativa zootecnica “La Villa”.
“Questo è un altro grave danno per il nostro settore. Abbiamo le scorte degli anni precedenti, ma non so per quanto tempo potremo andare avanti con quelli. Una possibile soluzione potrebbero essere i cicli di mais più brevi che ci permetterebbero di seminarlo più tardi e di raccoglierlo sempre tra settembre e ottobre. Anche in questo caso però”, ha concluso Pensa, “ci sarebbero problemi perché con i cicli più corti ci sarebbe anche un quantitativo molto ridotto di mais. Purtroppo è una stagione iniziata male che non sappiamo ancora come potrà finire”.