Avezzano. Sabato scorso, 11 marzo, presso l’aula magna dell’Istituto Superiore Tecnico e Professionale Agrario “Arrigo Serpieri” di Avezzano, si è svolta la presentazione del libro “Avezzano – Storia della Città moderna”, a cura della Fondazione “Irti”.
Si tratta di una raccolta di 14 saggi scritti da 12 autori diversi, ciascuno dei quali racconta ed analizza un aspetto del territorio marsicano: dall’architettura all’urbanistica e all’economia; dalle arti visive alla musica e al teatro; dall’archeologia alla scuola; dalla comunicazione allo sport. Pagina dopo pagina, fotografia dopo fotografia, dal libro emerge l’affermarsi di un luogo che nasce come Città dopo il prosciugamento del lago del Fucino nel 1862 e che si deve reinventare in seguito al violento e tragico terremoto del 1915.
La conferenza si è aperta con i saluti iniziali del Dirigente Scolastico Francesco Di Girolamo e della professoressa Concetta Balsorio, Consigliere Comunale e Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Avezzano, la quale, nel donare il libro alla Biblioteca dell’Istituto, ha voluto sottolineare l’importanza di un tale evento in un’istituzione scolastica, per garantire la conoscenza della storia locale presso le nuove generazioni.
I lavori sono stati introdotti dall’avvocato Giampiero Nicoli, curatore del libro, che si è soffermato ad analizzare la rinascita di Avezzano dopo il sisma, mettendo in luce le caratteristiche di una Città nuova, con una configurazione che, come spiegato nei saggi del volume, si è andata delineando nel corso del tempo. Cuore della conferenza è stato l’interessantissimo intervento di uno degli autori del libro, il dottor Sergio Natalia, che ha intrattenuto gli studenti delle classi terze e quarte del Serpieri, parlando delle trasformazioni che l’agricoltura e l’agroindustria hanno subito dopo il prosciugamento del Fucino.
L’intensa mattinata si è conclusa con un breve dibattito, nel corso del quale i ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con i relatori sul ruolo centrale che ancora oggi ricopre il settore agroalimentare nel territorio marsicano.