Avezzano. Niente perizia psichiatrica nei confronti del Dj di 43 anni di Pescina accusato di pedopornografia. Lo ha stabilito il giudice del Tribunale di Avezzano, Paolo Spaziani, nella seconda udienza del processo a carico del disc jockey marsicano accusato di averabusato di ragazzini nella sua abitazione di Pescina. Il giudice ha rigettato la richiesta di giudizio abbreviato condizionato alla perizia e ha rimesso tutti gli atti al Tribunale collegiale che dovrà pronunciarsi sia sulla richiesta del giudizio abbreviato, sia sulla competenza del tribunale. L’udienza è stata fissata per il 17 marzo. Il Dj, assistito dall’avvocato Roberto Verdecchia, deve rispondere di detenzione di materiale pornografico, pedopornografia e violanza sessuale nei confronti di minore e le famiglie di otto bambini, presunte vittime, si sono costituite parte civile. Il collegio difensivo delle parti civili è invece composto dagli avvocati Luca Motta, Lino Motta, Franco Colucci, Lorenzo Ciccarelli, Giuseppina Panecaldo e Maurizio Di Nicola. I carabinieri al momento del blitz avevano sequestrato una serie di videocassette “hard” che riprendono l’arrestato mentre ha rapporti sessuali con dei minori. Durante le perquisizioni, erano saltate fuori otto videocassette a luci rosse e sequestrato ulteriore materiale pornografico, un computer e alcuni oggetti che, secondo quanto emerso dalle indagini e dalle testimonianze, venivano usati per adescare i ragazzini.