Avezzano. Avevano terrorizzato commercianti e cittadini, mettendo a segno numerosi colpi su tutto il territorio della Marsica occidentale, in particolare nel Carseolano. È questa l’accusa nei confronti di una banda specializzata in furti sia ai danni di attività commerciali che in appartamenti e composta da sette cittadini di nazionalità romena. Nei loro confronti, la procura della Repubblica di Avezzano ha chiuso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio. I fatti risalgono al 2021, quando, in più occasioni, secondo la tesi accusatoria, sarebbero stati messi in atto dei colpi nella zona di Carsoli.
In un caso, la banda avrebbe divelto la serranda dell’ingresso di un centro commerciale, rubando diverso materiale tra cui profumi e cosmetici oltre ad abbigliamento, gioielli e articoli di bigiotteria, per un valore complessivo di circa 6mila euro. Anche in questo caso il furto è avvenuto durante la notte.
In un’altra occasione, sempre in concorso tra loro, la banda avrebbe forzato l’ingresso di un esercizio commerciale, tra cui un bar, trafugando centinaia di pacchetti di sigarette e numerosi biglietti del gratta e vinci, per un valore complessivo di diverse migliaia di euro. Questi due colpi sarebbero, secondo quanto emerso dalle prime indagini, soltanto alcuni di una lunga serie, avvenuta in quel periodo nello stesso territorio.
Per altri episodi sono infatti ancora in corso indagini da parte dei carabinieri. La banda era composta da sette persone tra i 48 e 32 anni, tutte di nazionalità romena. Era caratterizzata dalla presenza di una donna di 48 anni all’interno del gruppo che, secondo quanto emerso, era la mente delle operazioni. Alcuni dei componenti del gruppo hanno dei precedenti penali e tutti devono rispondere, a vari titolo, dei reati di furto in concorso aggravato.
In quel periodo, alla metà del 2021, numerosi furti avevano suscitato preoccupazione tra la popolazione visto che i colpi non interessavano soltanto pubblici esercizi, ma in alcuni casi erano state prese di mira anche delle abitazioni private mentre all’interno c’erano degli inquilini. Una situazione che aveva causato molte perplessità e provocato insicurezza tra gli abitanti della zona di Carsoli, terrorizzati dall’escalation di episodi criminali. Nei confronti dei sette componenti della banda, difesi dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, la procura della Repubblica di Avezzano ha chiuso le indagini preliminari e chiesto il rinvio a giudizio. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Ugo Timpano.